Primo soccorso e donazione del sangue, il corso al Foresi

Promosso e realizzato dalla Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana

Le classi quinte di tutti gli indirizzi del Foresi (i Licei classico, scientifico, delle scienze umane e delle scienze applicate, l’istituto alberghiero e della ristorazione, l’istituto professionale manutenzione e assistenza tecnica) nella mattinata odierna hanno partecipato al corso di formazione per la certificazione di “esecutore” all’uso del BLS-D. Il corso promosso e realizzato dalla Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana, punta a diffondere una cultura dell’assistenza alla persona, formando i ragazzi con conoscenze di primo soccorso e sul comportamento da tenere in caso di malore e infortuni.

Lo scopo del BLS-D (Basic Life Support-Defibrillation, sostegno delle funzioni vitali con defibrillazione) è quello di riconoscere prontamente la compromissione delle funzioni vitali e di sostenere la respirazione e la circolazione attraverso il massaggio cardiaco esterno, fino all’arrivo degli operatori sanitari. I formatori della Misericordia Valerio Paolini, Carmela Micera e Giuseppe Mazzei hanno tenuto una lezione teorico-pratica a termine della quale i ragazzi hanno potuto mettere in pratica le conoscenze acquisite, conseguendo la certificazione di “esecutori” all’uso del BLS-D. Quest’anno i volontari della Misericordia erano accompagnati da quelli dell’AVIS elbana Laura Ciummei e Renato De Michieli Vitturi, che hanno sensibilizzato le classi coinvolte sull’importanza della donazione del sangue attraverso l’analisi dei dati sull’uso salvifico delle unità emocomponenti e un rigoroso fact checking sui miti che spesso la inibiscono: per donare il sangue e il plasma basta avere un’età tra i 18 e i 65 anni e godere di buona salute.

La Dirigente Scolastica prof.ssa Alessandra Rando ringrazia i volontari della Misericordia e dell’AVIS e sottolinea come “l’iniziativa sia parte integrante non solo dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento previsti dall’offerta formativa del Foresi” ma che esprima “un orientamento educativo più ampio, quello alla salute come diritto-dovere della persona, che non a caso rientra tra gli obiettivi strategici dell’Agenda 2030”.

 

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