Porto Azzurro - Il video e l'intervista

La Marina è Resort: nasce l’app che unisce porto e paese

Dal nuovo status fiscale ai servizi digitali: più qualità, rete con le imprese e benefici

Un passo decisivo verso un turismo nautico più moderno, integrato e di qualità. È quello presentato a Porto Azzurro con il progetto che porterà la Marina a diventare ufficialmente Marina Resort, affiancata da una nuova piattaforma digitale capace di mettere in rete porto, operatori economici e diportisti. La presentazione si è tenuta al teatrino delle suore, punto di incontro del paese.  Ad aprire la conferenza è stato il sindaco Maurizio Papi, che ha ricordato il lungo percorso che ha portato allo sviluppo dell’approdo turistico, sottolineando come l’amministrazione non abbia mai scelto di “restare ferma”, ma di migliorarsi costantemente. La Marina rappresenta oggi una realtà strategica per il paese, capace di generare circa 1,1 milioni di euro l’anno, con una quota rilevante che rientra nelle casse comunali e viene reinvestita sul territorio. Il passaggio a Marina Resort, ha spiegato il sindaco, significa più servizi, più qualità e un beneficio diffuso per l’intera comunità, comprese le attività commerciali chiamate a fare rete. Nel suo intervento, l’amministratore unico della partecipata Luca Donati ha annunciato il deposito della SCIA per la trasformazione della Marina di Porto Azzurro in Marina Resort, evidenziando i vantaggi fiscali (IVA al 10%) e le ricadute economiche positive che consentiranno nuovi investimenti in strutture, personale e servizi. Donati ha inoltre illustrato il superamento di un sistema di prenotazioni ormai obsoleto, basato su mail e fogli Excel, a favore di una gestione completamente digitale, più efficiente e sicura, con pre-autorizzazione su carta di credito e copertura assicurativa in caso di “no show”. La parte più innovativa del progetto è stata presentata da Damiano Cusumano, che ha illustrato il funzionamento dell’app sviluppata su misura per la Marina di Porto Azzurro. Una piattaforma pensata non solo per la gestione degli ormeggi, ma come vero e proprio ecosistema digitale: il diportista potrà prenotare servizi, acquistare prodotti locali, organizzare esperienze e ricevere persino la consegna direttamente a bordo. Un sistema flessibile, progettato sulle esigenze operative del porto, che punta a migliorare l’esperienza dell’utente e a creare nuove opportunità per le imprese del paese. Un modello ancora raro nei porti italiani, che ambisce a diventare un riferimento anche oltre l’Elba. Il messaggio condiviso dai relatori è chiaro: fare sistema tra amministrazione, marina e operatori economici è la strada per alzare il livello dell’offerta turistica e garantire uno sviluppo sostenibile e duraturo per Porto Azzurro.

Ecco l’intervista al sindaco Maurizio Papi 

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