Riceviamo e pubblichiamo integralmente
In un recente comunicato l’Autorità di sistema portuale ci ha regalato la gradita notizia che il prossimo anno il nostro porto vivrà una “stagione da record”per il turismo crocieristico. Tante conferme e anche tante richieste di approdo da parte di nuove Compagnie. Il neo Presidente Davide Gariglio assicura che “ ci sono tutte le premesse per il superamento dei numeri già eccellenti raggiunti dal mercato nell’anno attuale”. Che dire? Altro non ci resta che esprimere grande soddisfazione. Evidentemente la nostra isola, per la sua bellezza, la sua storia, la sua centralità nelle rotte delle navi da crociera nel mare Tirreno, ha tutti i numeri per attirare questo tipo di turismo. Il Presidente Gariglio, invece, non la pensa così. “Ci piace poter credere che oggi – ha dichiarato – il porto sia più efficiente, sicuro e attrattivo grazie anche ai lavori realizzati che hanno ridisegnato”, e qui non poteva mancare la delizia di una parola inglese, il “layout della viabilità”, vale a dire il sistema viario. E quali sarebbero quei lavori? Anzitutto la creazione, nel parcheggio dell’Alto fondale, di una “corsia-filtro” per i bus destinati ai crocieristi in modo da garantire loro di scendere a terra in tutta tranquillità. Ma era proprio indispensabile quella corsia in un piccolo porto come il nostro dove, da quando è iniziato il turismo delle crociere, quindi credo dagli inizi degli anni sessanta, nessuno ha mai pensato di “disturbare” lo sbarco dei passeggeri? La medesima Autorità portuale, anni fa, alzò alte barriere per ragioni di sicurezza e dopo poco tempo le rimosse riconoscendo che tali ragioni non esistevano. Ed un secondo lavoro sarebbe stato, secondo il neo Presidente, la realizzazione, nel parcheggio retrostante l’ex Hotel Residence, di una corsia per le auto in attesa di imbarco sui traghetti. Che c’entra questa innovazione con il positivo andamento del turismo crocieristico ci resta difficile capirlo. Piuttosto sarebbero altre le innovazioni, altri i lavori che potrebbero rendere il nostro porto “più sicuro ed attrattivo”. Il progetto di prolungamento di soli 60 mt.della banchina dell’alto fondale per garantire l’ormeggio in sicurezza di navi di nuova generazione , con lunghezza variabile tra i 117 e i 170 metri o l’ampliamento del piazzale alla radice del pontile n°1 per evitare che le operazioni di imbarco sui traghetti interferiscano sul traffico locale. Ma questi progetti, per quanto presentati al Comune di Portoferraio nel 2005 ( 20 anni fa !) e riproposti nel 2020, sono rimasti lettera morta. La destinazione dell’edificio ex Cromofilm a servizi marittimi (stazione marittima) promessa fin dal 2011. Sono stati presi in giro ben tre Sindaci ( Peria, Ferrari e Zini). Durante un secondo, inutile convegno, organizzato dalla Autorità portuale e tenutosi nel maggio scorso a Portoferraio si è parlato, riparlato di come migliorare la ricettività del porto. E l’allora Presidente della Autorità Guerrieri ha preso impegno ad acquistare il terreno retrostante il Residence per realizzarvi un parcheggio pubblico a più piani. Opera che davvero inciderebbe positivamente sul traffico automobilistico. Sarebbe interessante sapere, però, se quella promessa fatta è una cosa seria o appartiene a quella specie di promesse che si fanno, quasi sempre, durante i convegni,ma poi si dimenticano. E’ corsa voce, nell’ultimo Consiglio comunale, che l’Autorità prevede di recuperare nel 2027 il vecchio edificio del ristorante Stella marina, destinandolo a servizi igienici e punto di informazione per i crocieristi. Visti i “precedenti storici” delle promesse mancate c’è da temere che l’ex Stella marina continuerà a fare brutta figura di sé ancora per qualche anno. Si aggiungerà così alle brutture dell’ex Cromofilm e del Palazzo Coppedè; della pavimentazione sconnessa, piena di buche del parcheggio del Residence, quasi completamente al buio; della misera aiuola realizzata in piazza Citi; delle fioriere con le pedici alla banchina dell’alto fondale che qualcuno ha pensato di “impreziosire” ornandole di luci natalizie. E che dire dello squallido piazzale tutto asfalto dove è stata creata la “corsia-filtro” o dello “sconcio” di quel che rimane della Gattaia di proprietà comunale. Forse non sarebbe male trasformare il volume della Gattaia e non l’edificio del ristorante Stella marina in un centro di accoglienza per tutti i turisti ( crocieristi e non), dotato, oltre che di un punto di informazione che esiste già, gestito dalla Cosimo de’ Medici, di servizi igienici e di una sala audiovisiva che parli dell’Elba, della sua storia, del suo straordinario patrimonio ambientale. Il Sindaco Nocentini, in occasione del convegno di maggio, ci ha assicurato che l’Ente portuale e l’Amministrazione comunale stanno lavorando, da tempo, “in totale accordo”. Bene, ci auguriamo che continui questo clima di perfetta intesa e, con la nuova Presidenza, inizi un confronto serio, concreto sul tema incompiuto del potenziamento e della riqualificazione dell’intera zona portuale.
Giovanni Fratini


