“L’Amministrazione investa sulla gestione case popolari”

Il gruppo consiliare Angelo Zini: "Sarà necessario rifare il bando per l'assegnazione"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

Dopo la discussione della mozione presentata dalla Consigliera Merlini del Gruppo Bene Comune, che ringraziamo per aver posto all’attenzione del Consiglio Comunale e dell’intera cittadinanza, la questione grave, complessa delle Case Popolari e della loro gestione, volevamo avanzare alcune riflessioni.

Si ha assoluta consapevolezza della difficoltà di gestione della materia, essendocene occupati per molti anni: la priorità è sempre stata quella di riuscire a garantire il diritto alla casa ERP a coloro che ne avevano i requisiti previsti dalla legge, ma al contempo cercare di dare risposta o speranza a quanti si trovavano in condizioni di difficoltà abitativa o di sfratto per  morosità incolpevole.

Portoferraio ha una fortuna: nella provincia è il terzo comune con il maggior numero di alloggi di ERP, purtroppo con un patrimonio che richiede spesso grandi manutenzioni e l’ultimo episodio, il necessario sgombero del palazzo della Bricchetteria, ne è una evidente, drammatica conferma.

Per affrontare questa problematica non basta certo un funzionario, addetto fra l’altro a mille altre incombenze: è necessario un team che veda l’assessore dedicato che dia indirizzi politici chiari, il dirigente e il funzionario che gestiscano le situazioni, un rapporto stretto con i servizi sociali territoriali.

E’ quindi indispensabile investire in risorse di personale dedicato, cosa che l’Amministrazione Nocentini si sarebbe impegnata a fare, lo verificheremo.

Il gruppo di lavoro così composto, in stretta sinergia con il soggetto gestore CASALP,  dovrà controllare chi è effettivamente assegnatario di alloggio ERP, quali siano gli alloggi liberi, gestire l’emergenza abitativa: sono moltissimi gli sfratti che arrivano a termine con il nuovo anno, ma oggi di emergenza non si parla più, mentre nel corso dell’Amministrazione Zini siamo arrivati addirittura alla ribalta nazionale.

Gestire l’emergenza abitativa non significa dare chiavi di appartamenti con percorsi forzati, significa applicare il nuovo  regolamento per l’emergenza abitativa approvato dalla precedente Amministrazione, riunire la commissione ad hoc prevista dal regolamento, aggiornare la graduatoria periodicamente così come previsto dal regolamento.

Significa verificare puntualmente che gli appartamenti o mini alloggi realizzati per l’emergenza abitativa, siano utilizzati correttamente da chi ne ha diritto, siano mantenuti correttamente, significa gestire l’emergenza in modo da liberarli, sistemando le situazioni di emergenza, che ne abbiano i requisiti, nelle case di ERP, al fine di avere sempre una possibilità di intervento per le situazioni che si verificano nel tempo.

Significa anche gestire due gravi realtà: la baraccopoli degli Orti che nel corso dell’Amministrazione Peria si era riusciti quasi completamente ad eliminare, poi tornata in piena occupazione con l’Amministrazione Ferrari e il Padiglione Mulini, svuotato anche quello nella sindacatura Peria  per motivi di sicurezza e incolumità delle persone, che furono tutte trasferite nel nuovo palazzo realizzato in una parte del campetto della Bricchetteria e che ad oggi è totalmente, nuovamente, affollato e occupato.

Non crediamo di essere nel torto se affermiamo che l’amministrazione non ha piena contezza di chi ci abiti e a che titolo ci sia.

Significa conoscere il patrimonio immobiliare nella sua interezza per programmare interventi di manutenzione oggi gravemente insufficienti: vedere le condizioni del Palazzo di Via Victor Hugo destinato all’emergenza, oppure le condizioni degli appartamenti dell’ex Traditi, veri gioiellini destinati agli anziani che spesso non riuscivano a trovare risposta nelle graduatorie di ERP, oppure gli appartamenti dell’ex palazzo delle suore, ristrutturati e destinati all’ERP, oggi abbandonati e totalmente fatiscenti.

Occorre riprendere e definire l’accordo con Regione Toscana e Casalp per la restituzione della parte residua derivante dalle alienazioni effettuate nel corso dei decenni e far rientrare completamente il Comune di portoferraio nella ripartizione dei fondi destinati ai programmi di manutenzione e ristrutturazione del patrimonio ERP.

Ricercate quegli appartamenti che il Comune può usare derivanti da convenzioni con privati come quello di Via Mascagni-Via Carducci dove il Comune ha un appartamento di 50 mq.

Significa poi studiare un piano casa valutando politiche di sostegno al reddito per chi abita in alloggi privati e corrisponde affitti onerosi, significa attivare politiche di sostegno alle giovani coppie con bonus affitti, garanzie di pagamento.

Per l’ERP è poi fondamentale curare il rapporto con CASALP, essere presenti, partecipi e corretti nella gestione dell’ERP

Per quanto riguarda il bando scaduto a maggio 2024 per il quale saranno sicuramente pervenute oltre un centinaio di domande, come sempre accaduto, spiace segnalare che a 18 mesi dal termine previsto per la presentazione delle domande, non sia mai stata nominata la commissione esaminatrice che avrebbe dovuto stilare la graduatoria e che doveva essere nominata entro tre mesi dopo la scadenza del bando. E’ lecito pensare che a seguito della totale inerzia di questa Amministrazione, il bando debba essere rifatto, sicuramente in danno di coloro che avevano presentato regolare domanda , ma a tutela di quanti nel corso di questi 18 mesi hanno visto precipitare la loro situazione abitativa e chiedono interventi al Comune.

La permanenza di assenza di azione politica e amministrativa nella gestione delle politiche abitative a Portoferraio produrrà danni per rimediare ai quali occorreranno anni a detrimento del diritto all’abitare dei nostri cittadini.

 

Consiglieri Comunali

Cosetta Pellegrini

Angelo Zini

Paolo Andreoli

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