Riceviamo e pubblichiamo:
Dalla semplificazione delle procedure edilizie per la realizzazione di tettoie permanenti, oggi ostacolate dalla solita eccessiva burocrazia, alla somministrazione assistita nelle mense di scuole ed asili da parte degli agriturismi, dalla proposta di sostenere con incentivi le aziende virtuose che utilizzano le acque di superficie o l’irrigazione consortile, evitando di emungere acqua direttamente dalla falda al potenziamento dell’assessorato all’agroalimentare che dovrà avere più poteri nella gestione delle crisi di comparto sempre più frequenti. Tra le priorità manifestate dagli agricoltori elbani la necessità di trovare le risorse per finanziare il piano di eradicamento dei cinghiali, che nonostante gli sforzi e l’impegno è fermo al palo. Sono alcune delle priorità raccolte in questi mesi di consultazioni ed assemblee sul territorio in vista delle elezioni regionali del prossimo 12 e 13 ottobre da Coldiretti Livorno presentate ai candidati consiglieri in occasione di un incontro a Livorno. Proposte contenute nel manifesto “L’orgoglio di coltivare il futuro”: un documento partorito dal basso che definisce, uno ad uno, le criticità dei singoli comparti agricoli, da quello zootecnico al vivaismo, dalla pesca alla cerealicoltura, dall’olivicoltura all’accoglienza e alla gestione del bosco, proponendo, come è nello stile di Coldiretti, le possibili soluzioni.
All’incontro, coordinato dal presidente provinciale, Ferri Graziani e dal direttore provinciale, Giovanni Duò, hanno partecipato, i candidati a sostegno del governatore uscente, Eugenio Giani, Alessandro Franchi, Silvia Gsess e a sostegno di Alessandro Tomasi , Roberto Biasci, Marcella Amadio e l’on. Chiara Tenerini.
“Chiediamo che l’agricoltura sia riconosciuta come asset strategico dell’economia regionale confermando e rafforzando l’assessorato all’agroalimentare attraverso l’attribuzione di deleghe per la gestione della crisi di mercato che purtroppo, a causa delle distorsioni lungo la filiera, sono sempre più frequenti. Vedi latte e grano. L’agricoltura non è solo produzione: è cibo, salute, cultura e tutela del territorio – ha ricordato il presidente provinciale, Ferri Graziani richiamando la legge sulla multifunzionalità voluta e sostenuta proprio da Coldiretti che ha permesso alle imprese agricole di diversificare le loro attività ed aprirsi a nuovi settori come quello turistico e sociale.
A tenere banco la tutela del paesaggio, il consumo del suolo e le speculazioni energetiche che molti territorio rischiano di subire. Inevitabile il richiamo alla legge sulle aree idonee per gli impianti per le energie rinnovabili “bloccata” dalla sentenza del Tar. “Abbiamo collaborato a un testo importante per la riduzione delle aree vocate – proseguito il presidente Ferri Graziani, ma adesso abbiamo letto con una certa preoccupazione il rispolverare di un approccio al paesaggio che abbiamo fortemente combattuto 10 anni fa”.
Per quanto riguarda il piano invasi e la gestione dell’acqua, invece la richiesta è quella di “continuare la collaborazione con i Consorzi di bonifica, le Autorità di bacino” perché “la tenuta del territorio e lo sviluppo delle reti irrigue sono tasselli fondamentali per immaginare una agricoltura del futuro”. Proprio su questo fronte Coldiretti ha evidenziato la necessità di semplificare la normativa per il recupero degli invasi già esistenti – oltre 16 mila quelli censiti – per permettere il recupero delle acque piovane ed il loro riutilizzo migliorando così la competitività delle aziende.
Tra le proposte, in materia di lavoro, l’istituzione di un albo delle aziende senza terra per contrastare fenomeni di illegalità e sfruttamento, tema quest’ultimo che ha visto Coldiretti sempre in prima linea mentre sul fronte delle aree interne, dove i costi di produzione sono maggiori per via della minore meccanizzazione, la strada potrebbe essere quella di prevedere specifiche semplificazioni burocratiche ed agevolazioni per riequilibrare la bilancia economia delle aziende.
Per informazioni https://toscana.coldiretti.it/, pagina ufficiale Facebook @coldiretti.toscana, Instagram @Coldiretti_Toscana, Twitter @coldirettitosca e canale YouTube “Coldiretti Toscana”



Amedeo Anselmi
Io ritengo che non verrà assolutamente fatto nulla!!
Tutte le promesse e i vari progetti politici, prevedono solo incentivi per le aziende, ma per esempio la promessa di portare ad un aumento dello stipendio, da 1200 a 1500, per chi lavora nei campi, rinnovando totalmente il contratto di lavoro, …. niente. È rimasta nella propaganda elettorale, come tutte le cose.
Quindi ,detto quanto sopra, l’eredicazione dei cinghiali e aggiungo dei mufloni, che sono ancora più dannosi, non sarà mai fatta!!!😁
Amedeo Anselmi
9 Ottobre 2025 alle 15:39