
L ultimo tragico episodio che ha colpito un nostro concittadino a causa di un cinghiale, ci obbliga ad una critica nei confronti della regione Toscana che a nostro giudizio non fa abbastanza per evitare che i cittadini elbani non siano vittime di incidenti stradali a causa dei cinghiali . La legge 187 del 1992 successivamente modificata proprio a motivo di poter dare la possibilità ai territori in cui esistono dei parchi la facoltà di organizzare battute di caccia atte alla riduzione del numero di questi dannosi animali . Da informazioni ricevute dal ministero ci risulterebbe , salvo smentite ufficiali dalla regione e anche dal parco dell’ arcipelago Toscano , che ad oggi ancora nessun atto sia stato effettuato al fine di deliberare un abbattimento immediato di gran parte di questi animali presenti sul nostro territorio ed in particolare nell’ area parco . Ci chiediamo anche perché non vengano utilizzate le squadre dei cacciatori elbani per far fronte a questa emergenza evitando così una spesa di soldi pubblici per reperire altrove gruppi di cacciatori , come già successo per Pianosa . Fdi Elba
Enrico DelCorso
Ma perché non aumentare durante il periodo di caccia i giorni di prelievo?…la carne di cinghiale è considerata una tra le migliori e tra le più sane e potrebbe essere distribuita gratuitamente a mense sociali, rsa, ecc…
6 Maggio 2025 alle 12:34
Sirvano
con il bel tacere e la prosopopea dei soliti sapientoni del so tutto io, siamo arrivati a questo punto … cosa è stato fatto oltre alle tante parole? forse un emerito c…o?
5 Maggio 2025 alle 15:42
Leonardo Forbicioni - World Biodiversity Association onlus
Sia ben chiaro, i cacciatori “sono il problema”, non la soluzione!
Sono i colpevoli dell’origine e del mantenimento di questa situazione disastrosa.
Il buon senso suggerirebbe di parlare solo di ciò che si conosce, per tutto il resto è sempre meglio ascoltare, leggere, studiare, informarsi…
Un bel tacer non fu mai scritto.
5 Maggio 2025 alle 13:00
Dr. ssa Maestrini
Non serve cacciare i cinghiali in modo disordinato, in quanto si disgregano dei gruppi familiari per vederne ricostruirsi in numero maggiore dopo la dispersione. Servirebbe invece bloccarne la riproduzione con mezzi farmacologici come è stato fatto altrove
5 Maggio 2025 alle 11:39