
Ho appreso che il Ministro dei trasporti Salvini, nei giorni scorsi, ha indicato alla Regione toscana, come nuovo Presidente della Autorità di sistema portuale un certo Dr. Davide Gariglio. A margine della notizia un lettore si è chiesto se il Dr.Gariglio abbia le competenze necessarie per assumere un tale incarico.
La legge istitutiva delle Autorità portuali del 1994, all’art.8 , stabilisce che il Presidente deve essere scelto “ fra cittadini dei Paesi membri dell’Unione europea aventi COMPROVATA ESPERIENZA e QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”.
Sono riuscito a trovare il curriculum vitae del Dr.Gariglio. Si è laureato in giurisprudenza con tesi in diritto costituzionale; ha ricoperto incarichi in Aziende di trasporto locale ed ha “ avuto – sono sue parole – un ruolo DA PROTAGONISTA nella realizzazione della linea 1 della metropolitana di Torino”; nel 2005 è stato eletto nel Consiglio regionale del Piemonte dove ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio; nel 2007 ha “partecipato ATTIVAMENTE alla costituzione del Partito democratico”; in occasione delle elezioni politiche del 2018 è stato eletto alla Camera dei deputati in un collegio del Piemonte e dal 2019 è stato capogruppo per il PD nella IX Commissione della Camera che si occupa di trasporti, poste (poste, non porti ) e telecomunicazioni. Nessuna traccia, dunque, di una “comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori della economia dei trasporti e portuale”.
Ma questo non ci meraviglia. E’ costume, abbastanza consolidato e diffuso, della “Politica”, salvo rari casi, affidare incarichi pubblici prescindendo del tutto o quasi dalle competenze che tali incarichi richiedono. L’obiettivo che in genere si vuole raggiungere è, quasi sempre, quello di un’equa spartizione delle “poltrone” disponibili tra tutti i Soggetti politici interessati.
A commento della scelta di Gariglio il Segretario del PD Toscana, Emiliano Fossi, il Segretario territoriale del PD di Livorno Alessandro Franchi e il Segretario della zona Piombino-Elba, Simone De Rosas, in un comunicato congiunto, hanno salutato con grande soddisfazione “ la scelta del nuovo Presidente dell’Autorità di sistema portuale”. Ed hanno anche espresso la certezza che saprà guidare verso ambiziosi traguardi “ i porti di Livorno e di Piombino”. Tacciono invece sugli altri porti, quelli dell’arcipelago, che fanno parte, comunque, del sistema portuale. Una semplice dimenticanza? Sembra di no. Infatti nel comunicato si precisa soltanto che per Livorno c’è da affrontare “la sfida epocale della Darsena europea che deve vedere poderose accelerazioni e non certo rallentamenti “ e per Piombino “ c’è la necessità di impegnarsi ancora di più per lo sviluppo del porto, elemento decisivo per la città, per la Val di Cornia e per l’intera Regione anche alla luce degli accordi per il rilancio della siderurgia”. Insomma ai porti delle isole, infrastrutture di vitale importanza per la loro economia turistica, nel comunicato dei massimi responsabili del PD toscano non si fa alcun cenno. Né si spende una parola per le gravi difficoltà in cui versa il servizio di collegamento marittimo con la terraferma, dopo la totale privatizzazione. E quel che più mi stupisce e, al tempo stesso, mi amareggia, è dover constatare che, dei tre Segretari, quello della zona Piombino-Elba, è un elbano doc.
Non mi resta altro che aggrapparmi alla speranza, per il momento molto tenue, che il nuovo Presidente provveda a mantenere quelle promesse di miglioramento della ricettività dei porti isolani, in particolare di Portoferraio, da molti anni fatte e non mantenute dalle Autorità portuali di Piombino e di Livorno. E poi provveda a regolamentare, d’intesa con la Regione e le Amministrazioni locali, il mercato del servizio marittimo in modo da riuscire a conciliare l’interesse delle Compagnie private ad un giusto guadagno con il sacrosanto diritto degli abitanti dell’arcipelago ad avere collegamenti con il continente soddisfacenti e sicuri per tutto l’anno.
isolato
al netto dell’elbanocentrismo di Fratini, sperando che cicchessia il nuovo presidente non si dimentichi di dare una sistemata a Portoferraio (ma bisognerà che l’amministrazione comunale abbia idee chiare), il problema della scelta appare del tutto politico. Se di fronte alle grandi trasformazioni che attendono Livorno e Piombino si è inteso affidarse ad un soggetto esterno a questo territorio la guida dell’ASP forse non si era soddisfatti dell’operato del presidente uscente, ovvero si voleva una totale indipendenza dai sistemi relazionali locali di operatori o armatori che sempre hanno costituito un condizionamento dei porti a Livorno, come a Piombino
4 Maggio 2025 alle 17:14
umberto
Le solite lottizzazioni di politici trombati attuate sia dal PD che dal Cdx nei decenni dei loro governi….ma quale professionalità? Questa è anche la logica politica capitalista( sostenuta da Cdx e PD) che ha agevolato le “privatizzazioni” in tutti i settori della ns economia, svendendo o regalando assets importanti della filiera industriale agli amici e agli amici degli amici. Meravigliarsi oggi di dichiarazioni di comodo di segretari di partito mi fà sorridere.
4 Maggio 2025 alle 9:53
Vittorio G. Falanca
Caro Giovanni,
leggo sempre con attenzione ed apprezzo i tuoi interventi sulla portualità elbana.
Non posso dimenticare il tuo determinante appoggio, in qualità di sindaco di Portoferraio, alle iniziative degli operatori portuali intese ad incentivare l’approdo di navi da crociera e alla ricostruzione di pontili e relative calate.
Oggi, grazie alla riduzione dei pescaggi, possono entrare in porto navi di sempre maggiori dimensioni. Resta ancora da realizzare il piccolo prolungamento della banchina d’Alto Fondale, da te più volte segnalato, che consentirebbe il più sicuro attracco a queste unità.
Speriamo che i tuoi richiami non restino una voce nel deserto.
Ti ringrazio per il tuo interessamento e ti saluto cordialmente.
Vittorio G. Falanca (ex pilota del porto di Portoferraio).
4 Maggio 2025 alle 8:51
Marcello Camici
Caro Fratini
che dire sulle nomine dirigenziali nella sanità pubblica
4 Maggio 2025 alle 7:03