La protesta di sette sindaci uniti sui trasporti marittimi

"Riunione urgente con le tre compagnie, alla presenza di Regione e Port Authority"

Si sono riuniti a Portoferraio, nella mattinata di martedì 5 novembre, i sette sindaci dei comuni dell’isola d’Elba. Un evento eccezionale di per sé, stante la partecipazione in prima persona dei sette primi cittadini elbani, ma decisamente motivato dalla viva preoccupazione espressa dalla cittadinanza per i crescenti disservizi che affliggono da qualche tempo i servizi di continuità territoriale marittima.

I sette sindaci, invitati dal primo cittadino di Portoferraio Tiziano Nocentini,   hanno concordato sulla necessità di avviare una decisa azione di contrasto a questa situazione, e di avviare un confronto con la proprietà di Moby, Toremar e BluNavy, coinvolgendo la Regione Toscana e l’Autorità di Sistema Portuale.

“Chiediamo un incontro urgente alla proprietà delle compagnie di navigazione, in presenza di rappresentanti qualificati del management – hanno detto i primi cittadini elbani – ma soprattutto chiediamo che siano presenti all’incontro anche la Regione Toscana, nella persona dell’assessore ai trasporti Stefano Baccelli, e l’Autorità di Sistema Portuale, con il suo presidente Luciano Guerrieri. Gli ultimi avvenimenti e l’incertezza sul bando per la continuità territoriale marittima  stanno preoccupando non poco i cittadini elbani e dell’intero arcipelago toscano, e riteniamo di dover dare quanto prima alla cittadinanza delle risposte certe su questo diritto primario per gli abitanti delle isole”.

“L’incontro che richiediamo, che dovrà avvenire nel più breve tempo possibile – hanno aggiunto i sindaci – dovrà tenere conto della revoca fatta dalle compagnie alle agevolazioni sulle tariffe applicate alle società sportive ed  ai proprietari di seconde case”.

La riunione dei sindaci elbani ha espresso inoltre la necessità di aprire quanto prima un tavolo tecnico territoriale con il quale monitorare la situazione dei trasporti marittimi in previsione del bando per la continuità territoriale, e di istituire nello stesso tempo un osservatorio permanente in grado di monitorare costantemente la situazione, viste le incertezze che circondano il futuro dei trasporti marittimi.

“Dovrà essere in qualche modo ripristinato, da tutte le compagnie – hanno concluso i sette sindaci – il servizio che è stato erogato fino ad oggi, che assicurava comunque una qualità minima di soddisfazione delle esigenze di insularità dei nostri concittadini. Ci riserviamo in ogni caso di coinvolgere il Governo nazionale, visto l’eccessivo permanere di una incertezza che da troppo tempo sta minando la tranquillità dei residenti sulle isole dell’arcipelago

4 risposte a “La protesta di sette sindaci uniti sui trasporti marittimi

  1. Luigi lanera Rispondi

    Ci rivolgeremo al governo nazionale …… non hanno letto il piano del mare varato dal governo grazie al ministero del mare di cui faccio parte .

    5 Novembre 2024 alle 19:02

  2. Aldo Rispondi

    Per Antonella

    Beh, se la finta residenza è stata accertata e c’è stata condanna, penso che le compagnie di navigazione danneggiate possano rivalersi sul condannato chiedendo il risarcimento del danno.
    Sulla tariffa agevolata dei veri residenti invece, tenuto conto che la traversata non è sempre “ di piacere” ma spesso è “di necessità”, o è regolata da qualche ente oppure significa che le compagnie in qualche modo ci rientrano lo stesso, o entrambe le cose.

    5 Novembre 2024 alle 18:42

  3. Antonella Rispondi

    Ma i danni arrecati alle compagnie di navigazione dovuti ai prezzi ridotti applicati ai residenti,che di per sè,ha dato il via alle finte residenze ,chi li paga?

    5 Novembre 2024 alle 17:38

    • Giacomino Rispondi

      E invece le mezz’ore abbondanti passate in più per fare la traversata,chi le paga?
      Spesso con perdita di coincidenze o con partenze largamente anticipate….

      6 Novembre 2024 alle 6:32

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