Crescere insieme: Isola d’Elba, isola di comunità

Al centro culturale De Laugier con il convegno che ha definito le azioni future

Secondo appuntamento con il progetto “Crescere insieme, Elba isola di comunità” nella giornata di ieri al centro culturale De Laugier con il convegno che ha definito le azioni future per un percorso di ascolto e progettazione condivisa che punta  a rafforzare la comunità educante elbana. Il piano di lavoro  sarà articolato in progetti di intervento in ogni comune dell’isola  in collaborazione con istituti scolastici e amministrazioni comunali. “Abbiamo provato a mettere insieme una rete di partners per costruire una comunità educante, capire che cosa l’Elba ha da dire e che cosa  può fare” spiega  Veronica Cornaggia presidente cooperativa Linc, capofila del progetto. Primo obiettivo  è mettersi in ascolto di tutti coloro che fanno parte della comunità educante: scuole, comuni, terzo settore, associazioni sportive o culturali “magari immaginando anche qualcosa che non c’è ma che possiamo costruire insieme” considera.  Un percorso  a tappe fatto di idee, progettualità ed esperienze differenti, per dare vigore al tessuto sociale costituito e alimentato da chi vive e opera nel territorio. Nei processi educativi saranno coinvolti bambini e bambine, ragazzi e ragazze, famiglie, protagonisti delle iniziative attivate e programmate. All’Elba c’è molto da lavorare con  chi fa parte del welfare tradizionale  ma c’è soprattuto da costruire l’incontro “e questo progetto  – specifica Cornaggia – vuole essere proprio questo, per permettere a chi normalmente non si incontra di avere spazio e tempo dedicati. Il territorio dell’Elba è piccolo,  ma anche disgregato,  per questo abbiamo previsto un progetto itinerante che va ad ascoltare le diverse realtà, con gazebo a cui chiunque si potrà rivolgere”. Sull’Elba la possibilità di attività in questo campo ci sono anche se “vive una realtà ambivalente” specifica Michele Marmo coordinatore dell’ “Elba del vicino” a Rio Marina. “L’isola ha una grande ricchezza che permetterebbe molte possibilità di lavoro educativo e di costruzione di comunità – commenta –  Allo stesso tempo la disabitudine, la separatezza dal  resto del mondo, una  dimensione che in certi casi rischia di essere di chiusura, sono condizioni che sto cercando di combattere, convinto che ci si possa lavorare. Dobbiamo costruire situazioni nuove che rispondano  a esigenze emergenti come utilizzo dell’arte, della natura, della cultura, potenzialità interessanti. E il progetto è sulla buona strada, mettendo insieme le opportunità e le risorse che qui ci sono”.  Quattro macroazioni sono previste per l’attuazione del progetto: l’unità mobile che farà tappa nei comuni, le diverse attività incentrate sull’empowerment  della comunità educante elbana, la creazione di una mappatura condivisa dei servizi e degli attori della comunità educante, l’organizzazione di incontri con i consigli scolastici.  Presente al convegno anche Chiara Marotti in veste di assessore del comune di Portoferraio, tra quelli che aderiscono al progetto, e di presidente della conferenza zonale dell’istruzione. “Costruiamo(ci) una comunità per crescere insieme – ha sottolineato  – ci richiama come amministratori sulle tematiche del costruire, del ruolo della comunità e quello del crescere . Ogni amministrazione si deve impegnare per attuare  insieme in una rete tra tutti partners che operano all’interno della cittadinanza,  ogni cittadino deve dare il proprio supporto per capire quali sono i bisogni, andando ad   intercettare le risorse sul territorio. E stiamo scoprendo che ce ne sono tante”.

Una risposta a “Crescere insieme: Isola d’Elba, isola di comunità

  1. Marco Gerardo Rispondi

    Qualche consiglio da parte di un amante dell’isola che frequenta dagli anni ’70 nella quale ha comprato casa nel 2009:
    1) basta con la frammentazioni dell’amministrazione, un solo comune: Elba;
    2) ammodernamento della rete stradale come si conviene ad un sito turistico di prim’ordine;
    3) realizzazione di piste ciclabili n proporzione alla crescita esponenziale della circolazione di bici;
    4)contenimento dei costi di servizi (traghetti, tasse rifiuti, alberghi e ristoranti).

    28 Ottobre 2023 alle 20:35

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