La mostra di Portoferraio, chiara rappresentazione artistica

di Alberto Zei

La mostra estiva dei pittori elbani a Portoferraio si è protratta a tutto  settembre nella consueta sede della medicea  Gran Guardia  dove ancora fanno eco i commenti sui risultati raggiunti.

Nella settimana dedicata alla produzione artistica di Flavio  Orsi si è potuto constatare che le opere realizzate da questo pittore hanno la caratteristica del rispetto semantico dei soggetti riprodotti, ossia, del loro stesso significato originale.

Il notturno  –  La prima cosa che si nota in questo quadro per la luminosità dei tratteggi,           è il fronte del porto, ossia il prospetto degli edifici che si  osservano dal mare, avvicinandosi a Portoferraio. La particolarità   dello sfondo, come si può notare dai tratti, è quella di un diffuso chiarore biancastro che dal basso sfuma verso l’alto avvolgendo tutti gli edifici con una cortina nebbiosa opalescente.

Il mare risulta ricoperto di tratti multicolori mentre i palazzi sono rischiarati da un  diffuso bianco dominante: una sorta di espansione luminosa creata dai fari lungo la banchina, dalle finestre illuminate e in parte anche dalle stesse imbarcazioni con le luci di bordo.             Dal  tipo dei battelli ormeggiati lungo il molo, si comprende che la rappresentazione pittorica si estende a qualche tempo indietro, quando Portoferraio proprio per queste caratteristiche assumeva l’ aspetto di una romantica realtà romanzesca.

Osservando il dipinto si ha la sensazione di essere quasi abbagliati dalla fascia lucente che circonda completamente il porto. Si tratta di un effetto ben rappresentato che impedisce la visione dei particolari, ma che rende evidente la stessa sensazione descritta  che si provava osservando di notte, il porto cittadino dall’esterno.

Le scogliere delle  Ghiaie – L’altro quadro  del catalogo del pittore, è ambientato sulla costa dalla parte opposta di Portoferraio, dove le rocce e gli scogli sul mare antistante  formano una artistica inquadratura meritevole di essere riprodotta, così come Orsi non si è lasciato sfuggire.

Nell’opera in questione lo sfondo è quello del lato nord della città, quasi a strapiombo sopra la riva sottostante. Mentre sul piano alto si intravedono delle abitazioni tra il verde fitto degli alberi che quasi fanno da contorno alla nuda parete rocciosa. Sul mare, nella parte centrale del quadro, viene efficacemente pitturato un grande scoglio che emerge dall’acqua in modo maestoso e che conferisce all’immagine la caratteristica riproduzione della costa del luogo. A questo viene aggiunto quell’ accenno abitativo che appena si intravede. Il quadro infatti, non ritrae un luogo solitario e abbandonato come potrebbe sembrare in altri punti della costa dell’isola, bensì una ambita area residenziale meritevole anche dal punto di vista panoramico di essere proposta per la sua originalità naturale all’attenzione degli osservatori.

Il rispetto semantico  dell’ arte – Ecco dunque che i lavori  di questo pittore si annoverano in un contesto di precisione riproduttiva della realtà; cosa questa ormai difficile e alquanto rara, perché la maggioranza dei pittori nella loro produzione artistica si propongono l’elaborazione del soggetto secondo il loro modo di rappresentare. Lo stile di Orsi è invece, come detto, quello della riproduzione della realtà quotidiana di questo mondo, lasciando ad altri attribuzioni e riferimenti differenti dal preciso metodo di raccontare la propria pittura. E questo non  è un pregio di poco conto.

Alberto Zei

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