La realtà della sanità elbana è ben diversa dalla propaganda

di Francesco Semeraro

L’obiettivo di questa riforma è di mettere il cittadino e le Comunità al centro del sistema sanitario Regionale. A promuovere questa ennesima iniziativa che escluderà come sempre i piccoli centri, le zone montane e insulari si sono mobilitati i massimi vertici della Regione e dell’ASL nord ovest che vanno nelle città e nei grossi centri della Regione (lì c’è la sicurezza del voto che presto chiederanno) a divulgare il “verbo” della buona sanità Toscana che per logica dovrebbe riguardare anche noi residenti delle Isole per garantirci una cura adeguata nuova nelle forme grazie alle case e agli ospedali di comunità oltre alle centrali operative con una rinnovata integrazione sociosanitaria e socio assistenziale partecipativo. Fondamentalmente questa riforma si prefigge di rafforzare il territorio in tutte le componenti potenziando l’integrazione delle cure domiciliari e lo sviluppo della sanità di iniziativa che faranno ridurre anche gli accessi in pronto soccorso garantendo così servizi adeguati e personalizzati ai cittadini.
I rappresentanti Istituzionali di questa riforma sanitaria, si guardano bene però di sbarcare all’Elba ad annunciarci che le nostre preoccupazioni e i nostri disagi legati alla sanità finalmente sono finiti poiché sanno che difficilmente saranno creduti perché il cittadino Elbano giudica dai fatti e non dalle o dalla continua propaganda che le vuol far credere di essere al “Centro del Sistema Sanitario Regionale” anzi, si sente sempre più defraudato di un sacrosanto diritto sancito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana. L’Elbano non ha quasi più servizi sanitari territoriali in tutte le sue componenti, a lui sono quasi negati i servizi di diagnostica medica, radiologica e per immagini per una corretta prevenzione e cura. All’Elbano è quasi negata la cura, anche la più semplice sul suo territorio in tempi accettabili. VENITE SULL’ISOLA E PROVATE A CHIEDERE AI CITTADINI ELBANI SE SI SENTONO AL CENTRO DEL VOSTRO SISTEMA SANITARIO. ASCOLTATE ANCHE I SEMPLICI CITTADINI, LORO, POSSONO AIUTARVI A FARE MEGLIO E AD AVERE RISPETTO PER CHI SOFFRE E NON SA A CHI RIVOLGERSI. La realtà è ben diversa dalla propaganda.
Cari Signori, avete lasciato per un mese e mezzo i nostri malati oncologici senza la possibilità di fare i controlli diagnostici programmati. Poi, come per incanto, forse anche dietro nostre proteste o una interrogazione di un Consigliere Regionale all’Assessore Regionale, tutto si è concretizzato. Le convenzioni che possono costare la vita alle persone si fanno nei primi giorni dell’anno nuovo e non a metà febbraio. Una malata oncologica ha rinunciato a mangiare per farsi fare a pagamento una TAC Total Body.
DITE che farete uno sforzo amministrativo per aumentare le “Case di Comunità o della Salute” senza ricordarvi che l’Elba le sta aspettando dal 2013, alcune delle quali sono già state finanziate;
DITE che attraverso un fantomatico segretariato sociale le donne e le ragazze Elbane potranno accedere all’area “CONSULTORIO” che vergognosamente all’Elba è sita in una sala dell’ospedale alla vista e ai giudizi di tutti, mentre doveva essere istituita nella massima privacy;
DITE di voler risolvere i problemi ma continuiamo ad avere i servizi della salute mentale e delle dipendenze con letti istituiti in reparti di malati comuni (sono cose che succedono solo all’Elba, dove l’impossibile diviene possibile);
DITE di riorganizzare il servizio di Continuità Assistenziale garantito sul territorio Toscano dalla Guardia Medica ben sapendo che qui all’Elba le AVETE CANCELLATE e di questo sono responsabili anche i Sindaci dell’Isola che si sono guardati bene dal protestare per la eliminazione di un servizio importantissimo visto il territorio e l’enorme e difficoltosa distanza dall’unico ospedale.
Basta propaganda, è necessaria la concretezza di azioni decise e utili a migliorare e non a distruggere.
All’Elba dopo l’orario di ambulatorio del proprio medico di base (MMG) sull’isola si è sanitariamente isolati e chi è solo e senza mezzo o amici che lo possono portare all’ospedale può anche morire nell’indifferenza fino alla PROSSIMA propaganda sanitaria. Potete chiedere a qualsiasi Elbano che passa per strada se riesce a fare una visita specialistica in tempi accettabili o un esame diagnostico per valutare un prossimo intervento o cura mirata. Lasciamo a voi capire perché al pronto soccorso l’80% sono accessi impropri e perché sono aumentate le persone che non si curano. Molti di questi che con un piccolo esame diagnostico o una visita specialistica preventiva in tempi logici forse non andrebbero ad ingrossare le presenze nel reparto di Medicina Generale. Provate a prenotare un ECG sotto sforzo e se siete fortunati riuscirete a farlo nel 2024.
Però si legge in un’intervista alla Direttrice Generale ASL nord Ovest che l’Azienda da lei diretta che nelle valli Etrusche per il recupero delle liste di attesa ambulatoriali per prestazioni di diagnostica TAC – RM – Ecografie sono state affidate al privato accreditato 990 mila euro mentre a noi Elbani NON E’ STATO CONCESSO NULLA E SE VUOI FARE QUESTI ESAMI DEVI FARLI A PAGAMENTO O DOPO MOLTISSIMI MESI, DISTANTI DALL’ELBA. L’unica concessione scarsa e insufficiente è stata quella fatta a Febbraio 2023 per i malati oncologici di 100 mila euro lordi e complessivi (ved. delibera) mentre per gli altri Elbani non è stato stanziato nulla e se vogliono sottoporsi ad un esame diagnostico in convenzione devono pagarselo. In più per le valli Etrusche, la Direzione Generale ha autorizzato 340 mila euro per prestazioni in attività aggiuntive per visite specialistiche e diagnostica strumentale. PER NOI NEANCHE UN CENTESIMO.
Leggendo attentamente questa Riforma Sanitaria uno dei capitoli che fa riflettere e capire tante cose è quello dell’Emergenza Urgenza e Ambulanze ma visto i tanti problemi già trattati ci riserviamo di pubblicare nei prossimi giorni una nostra riflessione al riguardo.

Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)

Una risposta a “La realtà della sanità elbana è ben diversa dalla propaganda

  1. Pasquale Brandi Rispondi

    Si procede verso la privatizzazione con un progressivo inesorabile smantellamento della sanità publica. Territoriale PS e ospedali, questi vengono man mano fagocitati preda d’interessi privati.
    A discapito del ceto basso incapace di farsi carico.

    26 Febbraio 2023 alle 21:48

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