Un nuovo romanzo per lo scrittore Alessandro Pugi

L' autore elbano torna in libreria con"Le parole del cuore", sogni e speranze

Lo scrittore Alessandro Pugi

Alessandro Pugi torni in libreria con un nuovo romanzo: Le Parole del cuore. Parlaci della tua scrittura e dei generi in cui ti cimenti.
Da bambino, come quasi tutti i miei amici, sognavo di diventare un calciatore professionista, ma forse per mancanza di doti o per gli infortuni subiti è rimasto un sogno. Poi è arrivata la carriera in polizia penitenziaria, ma ancora una volta un grave infortunio mi ha indirizzato verso altre strade. Resta la scrittura, qualcosa che ho sentito nascere dentro per la prima volta nel 2010. All’inizio era solo un gioco, un divertimento, qualcosa che mi permetteva di esprimere su carta le parole che non riuscivo a dire a voce. Poi, con il passare degli anni il gioco si è trasformato in una passione, in un fuoco che ardeva dentro e che doveva, voleva uscire. Ho scritto molto e affinato le mie doti di semplice diplomato attraverso la lettura di scrittori contemporanei che sono stati dei veri e propri maestri. Poi sono arrivati i premi che mi hanno fornito la convinzione che la strada fosse quella giusta. Adesso è diventato un lavoro, anche se poco retribuito (… sorride). Mi piace cimentarmi in generi diversi perché scrivo quello che mi passa per la mente senza un preordine, né una corrente specifica da seguire. Ne sono l’esempio gli ultimi due romanzi usciti due/tre anni fa: “L’origine del Male”, CTL edizioni, un thriller sul femminicidio e lo Stalking, e “Il sussurro del diavolo” Onda d’Urto edizioni, un romanzo fantapolitico. Due lavori che hanno vinto molti premi.

Quanto è difficile scrivere e soprattutto riuscire a farsi pubblicare?
Scrivere è un piacere e credo che sia alla portata di tutti. Certo, bisogna capire che tipo di scrittura s’intende mettere sul piatto e con quale bagaglio di conoscenze affrontare la sfida. Io, come ho già detto, ho un’istruzione basica, il diploma di ragioneria, e per la cronaca sono stato rimandato in 2 A superiore, proprio in Italiano. La mia scrittura è semplice, diretta, a volte confusa, poiché non segue un filo temporale continuo ma spesso è intervallata da impegni lavorativi o personali, e piena di refusi. Ho bisogno di rileggerla molte volte e farmi aiutare dalle persone che mi circondano, in particolare mia moglie Cinzia. Ma come ho già detto non ho mollato, mi sono impegnato a leggere moltissimi libri, carpire i segreti degli scrittori, seguire con attenzione presentazioni on-line, articoli, cercare aiuti, insomma, scrivere è diventato più facile con il passare del tempo. Anche farsi pubblicare non è stato difficile. Bisogna capire a quale casa editrice puntare. Cercare il grande salto è quasi impossibile e la mia è stata una gavetta piuttosto lunga. Ringrazio tutti gli editori che mi hanno dato fiducia e che si sono impegnati con me per realizzare i miei desideri: scrivere e far si che qualcuno potesse leggere. Le parole del cuore sarà la mia nona pubblicazione e spero la più importante, visto l’argomento trattato e la casa editrice coinvolta, la Bonfirraro edizioni, casa editrice siciliana.

Visto che lo hai anticipato tu, puoi dirci di che cosa tratta “Le parole del cuore”?
Le parole del cuore è un regalo. Un omaggio che ho voluto fare a un ragazzo scomparso prematuramente, Daniele Cecchini, che non conoscevo personalmente, ma che ha provocato in me questo impulso irrefrenabile di scrivere questa storia. Un romanzo che parla di resilienza, di condivisione e di empatia verso gli altri, ma che affronta temi importanti e che spero possa lanciare messaggi altrettanto importanti. Ne parleremo più accuratamente verso la metà di luglio, svelando anche la copertina, con l’approssimarsi dell’uscita ufficiale che avverrà il 29 luglio.

Cosa intendi, quando parli di resilienza, condivisione ed empatia, all’interno del romanzo?
Domanda difficile ma che trova una spiegazione semplice. Spesso il dolore ci domina sia a livello fisico sia psicologico. Questo secondo aspetto assume una dimensione devastante in chi lo subisce. Oggi, quando si parla di condivisione, è pensiero comune rivolgersi ai social. In internet si condivide tutto, le delusioni, l’amore, le vacanze, i viaggi e tanto altro. Ma la condivisione del dolore ci costringe a gettare la maschera, ci rende vulnerabili e nudi, per questo spesso è difficile esternarla socialmente e così si cerca di promuoverla attraverso legami che sostengono, in compagnia di essere “fisici”, “materiali” per la ricerca di quell’empatia che si trasforma in solidarietà, permettendo a forze a noi sconosciute di emergere dal profondo ponendoci resilienti proprio di fronte al dolore. Questo è il tema centrale del romanzo sviluppato attraverso personaggi unici nei loro tratti caratteriali.
Presentazioni in programma?
Devo dire che sono soddisfatto dei preordini che sono stati fatti nelle librerie elbane. Una risposta importante al tema principe del romanzo e al passaparola effettuato sui social. Di sicuro è programmata da MardiLibri una presentazione il 24 agosto alle 21:40 presso il Centro Culturale De Laugier nell’ambito dell’iniziativa “Parole in Chiostro”. Sarà presente nell’occasione la mia agente Michela Tanfoglio. Spero di poter presentare anche a Marciana Marina, il 23 o il 25 agosto. Poi se le altre amministrazioni sono interessate, siamo disponibili in molte altre date. In tutto questo, spero che una cosa rimanga ben chiara: il ricordo di questo ragazzo, Daniele Cecchini.

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