Identità elbana

Le miniere candidate a patrimonio mondiale dell’Unesco

Iniziativa dei sindaci Corsini, Montagna e Papi all'unisono dicono:" è un'opportunità"

I siti minerari elbani verso la candidatura a patrimonio mondiale dell’Unesco. E’ una iniziativa congiunta dei tre sindaci di Capoliveri, Rio e Porto Azzurro, Walter Montagna, Marco Corsini e Maurizio Papi. Un comitato tecnico scientifico si occuperà dell’iter previsto per la candidatura e del reperimento del materiale necessario. “Mi sono chiesto che tipo di eredità vogliamo lasciare ai nostri figli – racconta Walter Montagna – e mi sono reso conto che era necessario costruire una sorta di continuità generazionale su quello che rappresentano questi siti, anche per rinsaldare il contatto tra la popolazione e le miniere che sono chiuse ed hanno lasciato il posto al turismo”. Un’iniziativa dei tre sindaci a vantaggio di tutto il territorio e non solo delle tre amministrazioni che hanno intrapreso questa strada per proiettare l’immagine dell’Elba nel mondo. “L’operazione non è semplice ma molto interessante – spiega Marco Corsini, presidente del comitato tecnico scientifico – l’Italia è il paese del mondo che ha più siti riconosciuti patrimonio dell’Unesco e a buon diritto, secondo me, possono diventarlo anche le miniere elbane, per quello che rappresentano ed hanno rappresentato. Non è solo un fatto di bellezza naturale ma anche di patrimonio storico, sociale, economico, parte dell’identità elbana”. Le miniere di ferro dell’Elba sono un luogo di grande suggestione, uno dei simboli di questa terra segnata per secoli da domini di popoli antichi, incursioni, occupazioni e sfruttamento, la cui ricchezza, ma anche il suo patimento, è stata fin dalla notte dei tempi e sino ai giorni nostri, proprio la presenza del prezioso ferro nel suo sottosuolo. “Portare questa idea in sede Unesco – continua Corsini – è come fare emergere l’anima dell’isola”. L’idea è partita dal comune di Capoliveri, con lo scopo di valorizzare il promontorio del Calamita. “Era arrivato il momento – ricorda Montagna – di pensare a costruire qualcosa che nel tempo ricordasse quello che il sito rappresenta. E la candidatura Unesco è l’apice di questa idea che è stata condivisa immediatamente con gli altri due sindaci, costruendo insieme questo obiettivo”. Montagna e i suoi colleghi sono consapevoli che l’obiettivo è lungo difficile da raggiungere “ma solo vedere l’energia e la passione delle persone per raccogliere e catalogare il materiale necessario – considera – mi fa pensare di aver già raggiunto un obiettivo importante, avere una risorsa per le generazioni future”. Un altro risultato importante secondo Corsini è anche la condivisione di questo percorso tra i comuni, non sempre scontata tra i campanili elbani. “Tradizionalmente i comuni sono concorrenti tra loro – commenta il sindaco di Rio – nel cercare di conquistarsi la loro fetta di turismo. In questo caso invece ci siamo messi insieme ed abbiamo unito gli sforzi su un territorio comune, per un patrimonio comune. E’ l’idea giusta. Le miniere a buon diritto si possono collocare accanto a tutti gli altri siti Patrimonio Unesco che il nostro paese offre agli occhi del mondo. Puntiamo ad avere il riconoscimento per la nostra storia, la nostra anima. Abbiamo un territorio molto tutelato e questa è stata un’opportunità. Basta fare un giro nel compendio minerario per essere parte di un’esperienza meravigliosa,. E questo convince sempre più della bontà dell’iniziativa che abbiamo intrapreso”.

2 risposte a “Le miniere candidate a patrimonio mondiale dell’Unesco

  1. Massimo Rispondi

    Posti unici e meravigliosi, la storia dei nostri nonni e padri, il nostro presente che non dimentica, anzi ne valorizza la memoria. Il luogo ideale per osservare nel buio totale uno dei cieli più neri d’Italia.
    Abbinerei all’iniziativa anche la costituzione su tutto e non su una piccola parte del Monte Calamita, di un “Dark Park” ed abbandonerei quel progetto scellerato voluto da qualche amministratore del passato, dell’illuminazione della strada che conduce alle miniere, sarebbe un danno immenso alla fauna selvatica notturna oltre che un inquinamento luminoso devastante per tutto il territorio.

    8 Novembre 2021 alle 23:03

  2. Marisa Del Re Rispondi

    La trovo un’ottima iniziativa. Da sempre vivendo per parte dell’anno del comune di Rio ho visitato le miniere e i musei. Trovo importa te che chi passa le sue vacanze in quei luoghi sappia che le miniere sono parte integrante di quei territori e della loro storia.

    7 Novembre 2021 alle 18:03

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