da Linda Del Bono riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Inizio con il dire che la recente riflessione proposta dal Partito Democratico è francamente deludente per il livello di analisi politica che ci si aspetterebbe da una forza politica che si definisce riformista ed europea, con 18 anni di storia e responsabilità nel governo nazionale e al governo della Regione Toscana sin dalla sua nascita.
Entrando nel merito della questione, attribuire nuovamente la responsabilità del risultato elettorale a chi non vota PD mi pare una visione riduttiva della realtà politica elbana. Questo modo di affrontare la mancata rappresentanza è completamente carente di un esame critico, non solo sulle scelte pratiche (vedi alleanze) piuttosto sul rapporto, a mio parere sempre più fragile, tra il partito e il territorio; a tratti appare come una scorciatoia, una semplificazione buttata lì tanto per, una sorta di oppio per i poveri, e continuare a ripetere questo copione ad ogni tornata elettorale, come già avvenuto alle comunali di Portoferraio del 2024, non aiuta a ricostruire un legame di fiducia con l’elettorato. Chi non vota PD è dannoso per la Sinistra: questo il vostro messaggio, ridondante, riduttivo, autoreferenziale.
Forse sarebbe più utile domandarsi perché tanti elbani scelgono di non votare PD, piuttosto che rimproverarli per questo.
Altra questione: è bene ricordare che i candidati elbani al Consiglio Regionale non erano soltanto due (Simone De Rosas e Marco Landi), ma ben sei: oltre a loro, si sono candidati Benedetto Lupi (Toscana Rossa), Umberto Mazzantini (Sinistra Italiana), Renato De Michieli Vitturi (Movimento 5 Stelle) e Simone Meloni (Forza Italia)
Questo dato dimostra che sull’isola esiste un interesse politico ampio e trasversale, che non si esaurisce nel bipolarismo PD–centrodestra, ma riflette una società civile viva e plurale: ridurre il discorso ai soli due nomi principali significa ignorare una parte significativa dell’impegno e della partecipazione elbana dei nostri “altri 4” concittadini candidati.
I dati parlano chiaro:
alle regionali 2025 la coalizione di centrosinistra ha confermato il presidente Eugenio Giani con la maggioranza assoluta dei voti validi in Toscana; all’Isola d’Elba il voto si è distribuito in modo molto differente ed articolato, segno di un elettorato consapevole e selettivo che non ha niente a che vedere con la dispersione del voto.
Concludo ribadendo che continuare a scaricare la responsabilità su chi non vota PD rischia di diventare un alibi per non affrontare i propri limiti di rappresentanza e di proposta politica.
L’Elba, i suoi elettori e le sue elettrici, non hanno bisogno di sensi di colpa, ma di una classe dirigente capace di ascolto, dialogo, chiarezza e competenze, capace di valorizzare le diverse anime dell’isola e non contrapporle. In tal senso la proposta di qualche settimana fa di Nunzio Marotti mi trova assolutamente favorevole.
Cordialmente
Linda Del Bono



Linda Del Bono
Astio?! Non è il termine appropriato. Nessun invidia, rancore, o struggente sentimento di malumore e malessere. Ho solo espresso il mio punto di vista, che può essere più o meno condivisibile. Anzi, se proprio vogliamo entrare nel messaggio globale, mi pare di aver invitato alla collaborazione e alla pacificazione, indirettamente, richiamando un invito fatto da altri (Marotti). Non mi pare ci sia spazio per l’astio a livello interpretativo…
1 Novembre 2025 alle 8:13
Annalisa Lucenti
Questo astio nei confronti del PD mi pare improduttivo. Il voto all’Elba non è stato diversificato , come dice Linda del Bono, è stato un plebiscito per la Destra. Che poi siano andati benino anche altri candidati del centrosinistra è positivo, ma la sostanza è che non c’è nemmeno un elbano nel consiglio regionale né di destra, né di sinistra. Il dibattito “e allora il PD?” lasciamolo ai social
31 Ottobre 2025 alle 18:16
Roberta Pellegrini
Per fare in maniera che l’isola non sia la periferia dell’impero si potrebbe intanto provare a portare le istanze dell’isola all’impero tramite i rappresentanti eletti, senza distribuire colpe a destra e a manca. Ma poi, a capo dell’impero, chi c’è? L’ennesimo nemico giurato del PD?
31 Ottobre 2025 alle 16:25
Savino Carone
Il PD non si lamenta di chi non abbia votato PD, si lamenta del fatto che ancora una volta non abbiamo un rappresentante in Consiglio Regionale, qualunque fosse la parte (magari il Landi no), senza pregiudiziali. Qualcuno che potesse fare in modo che l’Isola non sia la ” periferia dell’impero”. Tutto qui. Questo astio è ingiustificato ed indica solo autocompiacimento per aver fatto qualcosa…in bene o in male non importa.
31 Ottobre 2025 alle 14:21