Alberi e vento, è necessaria la manutenzione continua

di Associazione Bene Comune

Riceviamo e pubblichiamo

Ad ogni ‘ventolata’ consistente cade 1 (uno) albero su 100 (cento), uno di quelli che andava rimosso prima perché a rischio. Presso il Comune di Portoferraio esiste uno studio serio del 2018 che individua(va) una trentina di pini in condizioni di precaria stabilità, non solo a S. Giovanni, ma ad es anche in Piazza Pietri e altri luoghi alberati e frequentati. Per non buttare via il bambino con l’ acqua sporca si riparta quindi da quello studio, aggiornandolo, ed eliminando quindi gli alberi che, su base scientifica e non improvvisata, risultano potenzialmente pericolosi, prevedendo anche una manutenzione ordinaria (potature, eliminazione radici superficiali, come faceva la Provincia) che consenta di mantenere e incrementare senza rischi il patrimonio arboreo della città con i benefici ambientali e psicofisici che esso rappresenta. È il momento di mettere all’ ordine del giorno del Consiglio Comunale il tema del Piano del Verde Urbano previsto fin dal 2013 dalle direttive ministeriali (e per il quale esistono finanziamenti anche regionali) ad oggi ignorato da tutti.

3 risposte a “Alberi e vento, è necessaria la manutenzione continua

  1. Calogero Rispondi

    Buongiorno, secondo me, vicino alle strade, nelle città, devono essere piantati alberi o arbusti con un apparato radicale che non danneggia la strada e le fondamenta delle case. Non devono avere rami pericolosi. Nello stesso tempo producono ossigeno e frescura. Favoriscono ugualmente la biodiversità.
    Le piante che devono essere piantati vicino alle strade sono i cipressi, le viti potati come pergolato che danno frescura durante l’estate. Mi voglio soffermare sugli allori che ospitano uccelli, danno frescura, i rami non mettono in pericolo le persone e le abitazioni, inoltre prufuma, assorbe anidride carbonica, impedisce la formazione di nebbia perché le foglie sempre verdi catturano le goccioline d’acqua. Vicino al mare possono essere usati per proteggere le abitazioni dal sale portato dal vento,
    oltre a essere frangivento.
    Gli agrifogli, i pungitopi, gli ulivi, i cachi sono ottime piante per essere messe a dimora nelle città, vicino alle strade. In fine i volontari e gli operai del comune devono annaffiare le piante.

    26 Ottobre 2025 alle 17:32

  2. leo Rispondi

    dice un famoso detto riese “cento cale , cento pesci, una cala piglia tutto” , ricordatevi che non può andare sempre bene, centinaia di persone percorrono il piano di San Giovanni tutti i giorni, gente che va a lavoro e ragazzi che vanno a scuola, vi lascio immaginare cosa succede se un pino del genere cade su un pullmann con 50 bimbi a bordo.
    Un’altra curiosità, sul piano di San Giovanni, in piazza Pietri e davanti al Bar Stella, ci sono obrobri di pini capitozzati, spero non aspettiate la ripresa vegetativa, vi prego tagliateli sono ridicoli

    24 Ottobre 2025 alle 19:25

  3. Roberto Rispondi

    Se per base scientifica intendete quello che avete appena scritto, siamo a posto! Le radici superficiali sono fondamentali per il sostegno e la potatura dei rami costringe il pino ad andare in altezza e la caduta con vento è assicurata! L’ unica soluzione, se ancora non l’avete capito, è eliminarli perché sono grossi e a filo bordo strada. Sono tutti i pericolosi, anche se non cadono, perché deformano pericolosamente il manto stradale e perché troppo vicini la carreggiata.

    24 Ottobre 2025 alle 13:27

Rispondi a Roberto Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

GAT, categorie economiche preoccupate per la gestione

di Associazione Albergatori, Confcommercio, Confesercenti, CNA, Coldiretti, Faita