Si è conclusa domenica 19 ottobre la XXVII edizione della “Festa dell’Uva” di Capoliveri, ormai un appuntamento fisso nel panorama autunnale dell’isola d’Elba, oltre ad essere uno degli eventi folkloristici ed enogastronomici più attesi. Una tre giorni iniziata venerdì 17 ottobre che celebra le antiche tradizioni del territorio tra sapori autentici, giochi popolari, rievocazioni del passato e momenti di convivialità.
Anche quest’anno folklore, tradizione, passione e storia l’hanno fatta da padrone tra i quattro rioni, che si sono sfidati in un’appassionata competizione per conquistare l’ambito “Bacco”, simbolo della vittoria e del legame indissolubile con la cultura della vendemmia. Quest’anno, a trionfare è stato il rione “La Torre”, che ha rievocato uno degli episodi che hanno segnato il passato e la vita di Capoliveri, la “storica” nevicata del ’56. Il “Baluardo” ha scelto come tema l’inaugurazione del palazzo comunale del 1983, la “Fortezza” ha ricordato il memorabile “Festivalbar” del ’98, mentre il “Fosso” è tornato indietro di secoli con “1698: Giuseppe da Fiorenza e la missione capoliverese”.
Uno dei momenti più attesi, l’apertura dei rioni al pubblico nel pomeriggio di domenica 19: tutti hanno potuto far parte dal vivo del ritmo e dell’atmosfera coinvolgente che ognuno dei quattro rioni aveva allestito. Un’edizione, questa del 2025, che ha confermato come eventi come questi facciano ormai parte del tessuto sociale e culturale non solo di un paese, ma dell’intera comunità elbana.
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