Qualcosa ancora potrebbe bloccare o comunque ritardare i nuovi lavori sul porto di Cavo? A darne notizia è il gruppo facebook “Cavo Chiama”, che parla dell’imminenza della discussione di un ricorso presentato dalla ditta SALES, che era associata con il Circolo Nautico e la Marina di San Vincenzo. Un ricorso che era stato avversato da molti cittadini del Cavo, che all’epoca (nello scorso mese di giugno) avevano lanciato una petizione on line per cercare di scongiurarlo. Oggi, alla vigilia della discussione del ricorso, è lo stesso gruppo facebook Cavo Chiama che annuncia una nuova iniziativa. Sarebbe infatti stata inviata una mail di sensibilizzazione alla società Sales, nella figura dell’amministratore delegato.
“Gentile avvocato – si legge sul gruppo Facebook ‘Cavo Chiama’ – Le scriviamo a nome dei 611 firmatari della petizione che Le alleghiamo. La vicenda dell’assegnazione della concessione del piccolo porto turistico di Cavo, che è stata fin qui indubbiamente tribolata, è oggi vissuta dal nostro paese con apprensione avvicinandosi l’udienza di discussione del ricorso presentato da SALES. Apprensione che si possa tornare pericolosamente indietro, mettendo in discussione una scelta che nella stagione passata si è dimostrata straordinariamente positiva.
Il porto ha lavorato bene, liberandosi dal giogo del Circolo Nautico, c’è stato un grande traffico di imbarcazioni che ha ben alimentato il volano della faticosa economia paesana; tante attività ne hanno risentito molto positivamente.
Tutti siamo stati contenti. Il paese percepisce nettamente che il progetto vincitore è di gran lunga il miglior progetto che può davvero rilanciare il nostro territorio e sarebbe molto dispiaciuto se non dovesse realizzarsi.
Lo specchio acqueo è oggi finalmente libero e potrebbero da domani avviarsi i lavori di dragaggio per essere pronto ad ospitare definitivamente i pontili per l’apertura della prossima stagione.
Il paese vedrebbe malissimo un contenzioso che, tra sentenze, sospensive e appelli, potesse rallentare o peggio bloccare tutto questo.
Le chiediamo un gesto di affetto verso il nostro paese, chiediamo a SALES – che conosciamo come una grande impresa che ha sempre fatto bene qui da noi – un gesto di amicizia. Il paese vi sarà riconoscente se, al di là della delusione per gli esiti della gara (che pure comprendiamo), rinunciaste al ricorso e consentiste al paese di spiccare quel volo di cui tanto ha bisogno”


