Nel 1714, dal carcere delle Stinche in Firenze, è inviata al Granduca una supplica per ottenere grazia di scarcerazione inflitta per delitto di stupro.Il supplicante ha commesso stupro in Portoferraio dove è stato condannato nel 1708 .Dalla carta di archivio si apprende che è solito commettere stupri benché coniugato .

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(STUPRO. Condanna a morte tramutata in carcere a vita alle Stinche con sanzione di “mitria et scopa” per le donne stuprate)
foto 2
(STUPRO. Idem come sopra)
Le donne stuprate sono Madonna Antonia e Camilla Arnaldi, sorelle germane ,la prima fanciulla e la seconda vedova. Dalla carta di archivio si apprende ancora quale pena è stata inflitta allo stupratore dal tribunale di Portoferraio: il remo a vita sulla galera poi tramutato in carcere a vita alle Stinche in Firenze,pena per la quale lo stupratore supplica la grazia. Dallo stesso documento di archivio si viene a sapere che anche alle donne stuprate è stata comminata pena dal tribunale di Portoferraio : quella di “mitria et scopa “ “Mitria et scopa” è pena prevista negli Statuti concessi dal serenissimo granduca di Toscana alla città di Portoferraio nel 1574 .E’ una pena infamante perché in pubblico si è sottoposti alla percussione con una frusta fatta con fusti di scopa ( da qui il nome scopa) portando sulla testa una specie di copricapo(mitria) con scritta disonorevole. La pena di “mitria e scopa “è negli statuti ferraiesi prevista per le sentenze emesse nelle cause di procedimento criminale e per i reati commessi contro la persona .Tale pena insieme con quella di morte,remo sulla galera,mutilazione di membro è di competenza e partecipazione di “Sua Altezza quale ne delibererà poi come meglio le porrà espediente “(Vedi rubrica “Del modo di procedere nelle cause criminali” .Filza Statuti .Gia E1. Archivio storico comune Portoferraio) .La partecipazione alla condanna da parte di Sua Altezza Reale avviene con Benigno Rescritto. Sempre a norma degli Statuti il Commissario di Portoferraio ,soltanto per le pene sopra ricordate ,deve informare l’Auditore delle bande mentre per tutte le altre pene di procedimento criminale non è obbligato a farlo data la distanza di Portoferraio da Firenze. Nel caso specifico il tribunale di Portoferraio ha stabilito che lo stupratore debba condurre in pubblico a mano per la città somari sopra i quali le donne stuprate devono essere frustate insieme con la madre ed una delle due sorelle deve avere “mitra” con la iscrizione “Per ruffiana della figlia”. Sicchè nel 1708 lo stupratore subito dopo essere stato condannato ha condotto per la città di Portoferraio somari con sopra le donne stuprate frustate e con scritta infamante sulla testa. Con questa spettacolarità della pena mira ad ammonire chiunque a compiere il delitto di stupro. ”Mitria et scopa” è sanzione comminata nel settecento per lo stupro considerato delitto di lussuria non solo a Portoferraio ma anche in tutta la giurisdizione fiorentina .Negli statuti di Portoferraio tale delitto di lussuria è contemplato nella rubrica “Pene di chi perguote” in questi termini : “Quanto alle quadrighe,violenzie et sforzamenti commessi a maschi ò femine per conto di lussuria si osservino le leggi pubblicate in Fiorenza “(Filza Statuti Idem come sopra)
Questa la carta di archivio integralmente trascritta :
“ Altezza Reale
L’Oratore ,come solito commettere stupri benché coniugato,per stupro et incesto commesso contro Madonna Antonia e Camilla Arnaldi,sorelle Germane,quella fanciulla e quella vedova di Luca Turini,et attentati aborti,dopo anche rese gravide,fu da questo Tribunale per sentenza de 31 agosto 1708 proceduta l’approvazione della Reale Altezza Vostra ,condannato arbitrariamente alla galera in vita e a condurre a mano per la città i somari sopra de quali dovevano esser frustate dette due sorelle con mettere loro Madre aggiunta a queste et a detta Camilla la Mitra colla iscrizione ,’Per Ruffiana della Figlia’,e rispettivamente alla sorella ,et essendo stata l’istesso giorno eseguita detta pena fu l’Oratore consegnato alla Galera Capitana che trovavasi ancorata in questa Darsena sopra della quale passa Bagno di Livorno; et alle preci di Gio. Finocchi fratello del Supplicante per Benigno Rescritto de 26 ottobre susseguente gli fu dall’Altezza Vostra Reale permutata detta pena di Galera in vita in altrettanta carcere alle Stinche a tutte spese di detto Gio.pena la reincidenza ,non osservando. Presentemente sul riflesso() di sei anni di carcere e di varie in descrizioni dalle quali è restato conforme risulta dagli allegati attestati dal Medico Cerusico et ancora sullo attestato di vita corretta e timorata di Dio,fattoli dal Cappellano delle Stinche. Supplica la somma Clemenza dell’Altezza Reale Vostra degnarsi di graziarlo del restante delle dette Stinche o permutargliele in esilio o confino depende dalle sovrane resoluzioni della Reale Altezza Vostra .Qui trasmetto il conto delle spese della ( ) et alimenti dovuti a questa Cancelleria secondo il suddetto Benigno Rescritto baciandoli umilmente l’estremità della Real Mano
Di Vostra Altezza Reale
( ) Lì 15 aprile 1714”(FILZA “ Suppliche 1600-1730”C5. Carta senza numero di pagina .Carteggio del governatore .Archivio preunitario del comune di Portoferraio.Archivio del governo di Portoferraio 1553-1799.Archivio storico comune di Portoferraio)
Marcello Camici


