E’ ufficiale: gli atti con cui la Regione Toscana ha gestito la procedura di affidamento dei servizi di collegamento marittimo per l’arcipelago toscano sono stati impugnati e il Tar di Firenze affronterà la questione il prossimo 23 ottobre. A renderlo noto è il sito specializzato shippingitaly.it .
Ad agire contro l’ente locale è stata la compagnia armatoriale BN di Navigazione (facente capo a Finsea e Bct e partecipata da Caronte&Tourist e operatori elbani), titolare del marchio Blu Navy con cui opera nell’arcipelago. Nel mirino – si evince dall’ordinanza con cui i giudici hanno preso atto dlela rinuncia all’istanza cautelare e fissato il merito – la decisione della Regione Toscana di ricorrere a un lotto unico da 790 milioni di euro, dopo un lungo tira e molla con l’attuale concessionario Toremar (appartenente alla famiglia Onorato) che ha portato a prorogare il contratto fra quest’ultima e la Regione fino a tutto il 2026 (la scadenza del contratto originario era il 31/12/2023).
La scelta, scaturita rinnegando un originario orientamento verso più lotti, frutto peraltro di istruttorie e confronti con l’Autorità di regolazione dei trasporti, rischia naturalmente di tagliare fuori Blu Navy come qualunque compagnia di taglio medio-piccolo, impossibilitata a dotarsi in un anno circa di una flotta adeguata.
Oggetto del ricorso, poi, sarà presumibilmente anche la scelta di inserire nella convenzione le tratte elbane, con una sottrazione di spazi alla concorrenza sicuramente superiore a quella che sarebbe scaturita dalla decisione di stabilire per quelle rotte, molto redditizie per una significativa parte dell’anno, solo obblighi di servizio pubblico orizzontali.


