
Prevedere piani di potenziamento degli ospedali costieri e rivedere le politiche di gestione del personale nel periodo estivo. Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal consigliereAndrea Ulmi (Gruppo misto-Merito e lealtà) – e sottoscritta anche da Donatella Spadi (Partito democratico),Vittorio Fantozzi, Sandra Bianchini e Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia), Marco Casucci (gruppo misto-Merito e lealtà) e Massimiliano Riccardo Baldini (Lega) – in merito alle “criticità dell’assistenza sanitaria nelle zone turistiche toscane durante il periodo estivo”.
L’atto d’indirizzo, accolti emendamenti di Pd e FdI, impegna il presidente e la Giunta regionale ad attivare “le tre Aziende Usl toscane per prevedere piani di potenziamento degli ospedali costieri per far fronte alla crescente domanda di cure nel prossimo periodo estivo e una revisione delle politiche di gestione del personale per evitare una diminuzione significativa dei medici ospedalieri in pronto soccorso e in medicina interna”. Questo, “senza trascurare altri reparti che in quei periodi tendono ad andare in sofferenza, quali ortopedia e sala gessi, radiologia e nefrologia e disabili, durante i periodi di grande afflusso turistico e anzi a prevedere incrementi di numero in termini assoluti tenendo conto delle spedalizzazioni più carenti dove la mancanza di un titolare può far chiudere un reparto”. Presidente e Giunta sono chiamati anche “a sviluppare, ampliandone la disponibilità economica, i progetti regionali necessari a portare avanti l’attività nei reparti sopra indicati”.
“Si tratta di una mozione alla fine condivisa anche dal gruppo Lega, oltreché dai gruppi del Partito democratico e Fratelli d’Italia che avevano presentato gli emendamenti da me accolti e sottoscritti. È una questione che ci sta particolarmente a cuore”, ha spiegatoAndrea Ulmi, che è vicepresidente della commissione Sanità, nell’illustrazione all’Aula. Nel testo della mozione, si ricorda che “dando attuazione ad una normativa nazionale”, la Giunta regionale ha previsto “che i turisti extra Ue avrebbero dovuto pagare un ticket corrispondente al costo del tariffario regionale riferito alle singole prestazioni, così che risorse provenienti da questo nuovo gettito sarebbero state reinvestite nel potenziamento dei Pronti soccorso e nell’abbattimento delle liste d’attesa”. Il provvedimento, “pur riconoscendo il problema del sovraffollamento degli ospedali nel periodo estivo nelle zone a maggior afflusso turistico, non ha però risolto sostanzialmente il problema che ogni anno si ripropone”. Nelle medicine interne “la carenze di personale si accentua durante il periodo estivo” e la “crisi estiva non si limita solo ai reparti di medicina interna e di pronto soccorso, ma colpisce anche altri reparti”.