
L’Asl Toscana Nord-Ovest annuncia un potenziamento di personale per affrontare le difficoltà dell’estate. Ma la segreteria territoriale del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, non ci sta.
“Annunciare qualche assunzione per l’estate – spiega la segretaria territoriale livornese del NurSind, Katia Filomena Albano – nel contesto di una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo, equivale a fare la carità al personale infermieristico. All’ospedale di Livorno, che è il più grande dell’Azienda e dove il personale di supporto è totalmente insufficiente, saranno destinati solo quattro operatori socio sanitari che riusciranno a incidere in nessun modo sulla situazione”.
Nei reparti di medicina, si fa sapere dal NurSind, infermieri e Oss sono costretti a rientri continui per sopperire alle carenze organiche, “e l’Azienda dimostra di non avere alcun interesse al riposo e al benessere psicofisico dei colleghi”. Come se non bastasse, nelle chirurgie poli-specialistiche è stato tolto l’Oss di notte, costringendo gli infermieri a prendersi carico anche delle mansioni dei colleghi Oss col conseguente aumento di stress e carichi di lavoro, mentre il pronto soccorso dovrà sopperire all’aumento della popolazione nel periodo estivo con posti in organico vuoti per via di lunghe malattie o pensionamenti mai sostituiti.
“Una riflessione a parte – conclude la segretaria Albano – la merita la situazione dell’Elba, dove all’ospedale di Portoferraio, nel solo mese di maggio, ci sono state 22 dimissioni da parte di infermieri che l’Azienda ha pensato di sostituire con un bando e chiedendo ai colleghi degli altri presidi di fare orario aggiuntivo a gettone. Una conferma del disinteresse dell’Asl Toscana Nord Ovest, e più in generale della Regione, nei confronti dell’unico ospedale presente sull’isola, che nel periodo estivo triplica le presenze sia al pronto soccorso che nei reparti di degenza”.