Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera che è un pò un “diario di viaggio” di un nostro lettore, turista attento e curioso, che ha saputo cogliere degli aspetti che a volte neanche noi elbani riusciamo ad inquadrare nel loro effettivo valore.
Sono stato qualche giorno a Rio con la famiglia.
Le bellezze naturali dell’Isola d’Elba – mare blu, spiagge incontaminate, orografia
mossa, distese di verde, aria pulita – sono ben note, ma, fortunatamente, costituiscono
un bene tutt’altro che esclusivo negli oltre ottomila chilometri di coste del Bel Paese,
che può vantare numerose località degne di interesse turistico o naturalistico.
Limitandosi, quindi, a quello che rappresenta un “assaggio” di questo luogo, voglio
dare testimonianza dell’esperienza entusiasmante che offre uno dei suoi sette
Comuni, appunto Rio.
Il visitatore è subito accolto dalla piacevole Passeggiata degli Spiazzi, giusto vicino al
Porto che mi dicono appena riqualificata e che è eccezionale.
Il paese offre ovviamente in larga misura tutte quelle bellezze naturalistiche
chiaramente elbane, ma vi unisce una serie di motivi di interesse che sono ad esso del
tutto peculiari. Visitare Rio significa, oltre che immergersi in un mare cristallino, fare
un tuffo nella storia geologica ed antropologica del sito. La grande ricchezza di
minerale ferroso dell’Isola ne ha fatto un centro estrattivo di speciale interesse sin
dall’epoca etrusca e fino all’età moderna. Oggi vi è la possibilità di visitare i luoghi
dell’estrazione, accedendo a quella che appare un vasta e spettacolare cava dove
domina il colore rosso delle rocce, grazie all’organizzazione della Società Parco
Minerario, che mette a disposizione gite su di un massiccio fuoristrada guidato da
qualificate guide che illustrano palmo a palmo la natura del percorso, offrendo
persino la ricerca minuziosa, pietra per pietra, di quel caleidoscopio geologico che è
la natura dell’Isola, fra grafiti, piriti, calciti e cento altri prodotti delle ere succedutesi.
Impressionante è la visita della Galleria del Rosseto, un percorso nelle viscere della
terra ricostruito con tutte le caratteristiche dell’ingegneria mineraria, e l’illustrazione
di quelli che erano gli aspetti del lavoro dei minatori, dei pericoli e dei malanni cui
erano esposti, degli attrezzi che adoperavano e dei faticosi procedimenti
dell’estrazione del minerale. Per chi ricordi le descrizioni di Emile Zola in
Germinale, la visita rappresenta un tuffo in quella realtà lavorativa e sociale terribile,
che è stata attuale fino a pochissime generazioni fa.
Alle miniere fa da ovvio corollario il Museo dei Minerali a Rio Marina, che contiene
una esposizione ampia ed affascinante della varietà di pietre, dalle forme, le strutture
ed i colori più vari, emerse dal sottosuolo elbano, veri e propri “fiori di pietra”
regalati dalla Natura; non mancano filmati interattivi sull’estrazione.
Altro punto di grande interesse, il Museo Archeologico a Rio Elba, nel quale si
svolgono visite guidate da personale qualificato, e dove si fa una carrellata sulla
storia antropologica dei siti, a partire dall’epoca preistorica, l’Era Rinaldone,
l’avvento degli Etruschi e poi dei Romani, con tutte le tracce lasciate lungo i millenni
dalle civiltà succedutesi.
Ben noto, poi, è l’aleggiare dello spirito di Napoleone, con la sua “vasta orma”, che
nell’Elba si avverte potente: nel suo esilio, invero di natura peculiare, l’Imperatore,
divenuto Re dell’Elba, ha lasciato considerevoli tracce storiche, e per il recupero dei
Luoghi napoleonici a Rio il Comune ha avviato impegnative iniziative: fra queste
l’acquisto, in vista del restauro, dell’imponente Palazzo, già sede di quello
specialissimo Governo.
Tutto questo mostra la possibilità di fare, nel Comune di Rio, una vacanza fatta non
solo di nuotate, di tintarella e di relax (senza trascurare l’ottima cucina e l’offerta di
vini locali che meritano più di qualche bevuta), ma anche di esperienze culturali
degne di interesse e di fascino; una vacanza appunto, “non banale”.
Lettera firmata
Aldo
Sono passato questa estate a Rio, mi dispiaccio di non essermici fermato, era il mio ultimo giorno di vacanza. Sono sardo, ho scoperto l’Elba 2 anni fa e mi sono innamorato. Vorrei tornare anche l’anno prossimo. Avete un’isola bella e caratteristica, ve lo dice un isolano. Abbiatene cura e siatene consapevoli. A presto Elba e a presto elbani.
30 Settembre 2024 alle 23:53
Luciano Andreotti
Da non dimenticare la frazione di Cavo ,con le sue numerosa spiagge , il mausoleo Tonietti (spero venga restaurato).
La possibilità di godersi Cala delle alghe, l,’alba con lo sfondo di Palmaiola e Cerboli.
Un paradiso da vivere.
28 Settembre 2024 alle 15:56
Lorella
Grande veramente grande il territorio del comune di Rio va fatto conoscere è meraviglioso e si fa amare.
28 Settembre 2024 alle 11:28
Claudio Pizza
Magari qualche panchina in più sulla piazza restaurata per starci al fresco e goderci il panorama.
28 Settembre 2024 alle 9:53
Lorella
Finalmente un commento che mette in luce la bellezza di due paesi elbani troppo spesso sacrificati al business del turismo di massa.
28 Settembre 2024 alle 9:36
edoardo vicentini
Bravo un bel racconto inedito e speciale di RIO nell ELBA .
By Vice,*
27 Settembre 2024 alle 23:42
Fabio
Grande rio festa del paese fuochi top festa top veramente bello
27 Settembre 2024 alle 17:42