Un Tenore, un Pittore e un Autore: storia di un accordo

di Alessandro Canestrelli

Nelle estati del 2002 e del 2003 io e Luciano Regoli, che ci conosciamo da più di mezzo secolo, ci incontrammo più volte e facemmo una specie di ‘contratto’ di tipo artistico, molto amichevole, per il quale io avrei elaborato uno scritto, un libro, lui mi avrebbe fatto un ritratto, e così avvenne.

Ma l’accordo cosa, anzi precisamente chi avrebbe riguardato; si trattava della creazione letteraria di una biografia artistica di Renato Cioni, Tenore, cosa che in quegli anni mancava assolutamente e che io realizzai così come Luciano stese il mio ritratto. Eravamo evidentemente entrambi fiduciosi della nostre qualità creative.

Nell’agosto del 2003, per tre pomeriggi salii dalle Viste fino al suo studio in via del Carmine a posare per lui. Nel frattempo, mi ero recato non poche volte a casa di Renato per acquisire documenti, foto, articoli e recensioni. Stavo preparando una biografia artistica corredata da un notevole numero di immagini e mi recavo, una volta tornato a Pisa, a creare e a comporre il libro presso Pacini Editore.

Una delle cose che più ricordo era la sua familiarità, la sua semplicità e la grande umanità di Cioni: eppure avevo letto pagine e pagine di grandi elogi sulla sua grande voce e sui personaggi che aveva interpretato o frequentato, dalle grandissime cantanti come la Callas, la Tebaldi, la Moffo, la Sutherland e tutte le altre straordinarie voci femminili dell’Opera internazionale, oppure, durante le visite a casa sua rimanevo a guardarlo meravigliato e affascinato mentre mi raccontava dei registi come Zeffirelli e Visconti o dei Direttori che lo avevano condotto come Abbado, Gavazzeni, Serafin. Ma la cosa che più mi colpì fu quando mi raccontò che aveva tenuto a battesimo il Maestro Riccardo Muti nella sua prima direzione verdiana ne “I Masnadieri” a Firenze. Questa notizia non poteva non essere raccontata nel libro, così presi carta e penna e scrissi esattamente le cose che mi aveva riferito al Maestro Muti che di lì a pochi giorni ci rispose.

Così, alla fine, un Tenore, un Pittore e un Autore ebbero tutti e tre la loro bella soddisfazione; Renato ebbe il suo libretto, elegantemente realizzato dalla Pacini Editore, io ebbi il mio ritratto, che ritengo straordinario e Luciano la sua indiscussa notorietà, oltre alla piena realizzazione del suo intimo desiderio.

Alessandro Canestrelli

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