La corsa verso l’ignoto delle tartarughine nella tempesta

Ancora nuove nascite notturne e diurne dai nidi 3 e 5 di Cala Giovanna a Pianosa

Le telecamere dal Parco Nazionale e di Legambiente Arcipelago Toscano e Tatiana Segnini, una delle volontarie che partecipano al progetto internazionale  LIFE TurtleNest, hanno registrato la nascita di diverse tartarughine marine dal terzo e dal quinto nido di Pianosa che sembrerebbe i più prolifici dei 6 depositati dalle mamme tartarughe nella sabbia di Cala Giovanna.

Stamattina le nuove nate hanno aspettato che il tempo si calmasse e hanno sfidato la rinfrescata per raggiungere intorpidite da un freddo inaspettato il mare ancora (troppo) caldo  di un’estate caldissima.

Ma due tartarughine per nascere hanno scelto una notte di tempesta e mareggiate, di grandine e freddo e nelle immagini in bianco e nero le si vede arrancare decise e implacabili verso il mare, che non si vede ma si intuisce,  mentre goccioloni di pioggia le sfiorano come proiettili d’acqua e i lampi illuminano la notte e il nido.

Esserini che escono da un nido di sabbia silenzioso dove il caldo o il fresco hanno segnato il loro destino di femmine o maschi e che affrontano impavide un mondo di acqua e di cielo dove rombano i tuoni e dove le stelle che li guideranno forse un giorno nel loro ritorno sono nascoste da fulmini  che illuminano nubi livide di tempesta.

Come ritroveranno quelle stelle invisibili? E dove vanno le tartarughine, così piccole e sole sfidando la buriana, tra l’acqua del cielo e del grande mare, nella notte scura che le porta al mare nero e ai pericoli di una vita che potrà essere brevissima e lunghissima? Ai pesci, agli squali, agli uomini, alle reti e ai palamiti?

Dove vanno così fragili, indifese, tenaci e coraggiose. Dove le guida un istinto primordiale e senza paura, sconsiderato come la vita?

Vanno probabilmente dove noi andiamo, verso l’ignoto e il noto, che è il destino e la rete misteriosa e splendente che lega tutto il vivente, che si perpetua tra la sabbia, il mare, la pioggia e i lampi di una notte a Pianosa.

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