Capoliveri

Addio a Giuseppe Falagiani, poeta del Casale Fonte di Rose

Aveva 87 anni. L'ultimo saluto mercoledì 11, alle 10:30, presso il cimitero del paese

Ci ha lasciato Giuseppe Falagiani, poeta, scrittore e cantastorie, molto conosciuto a Capoliveri e in tutta l’isola per la sua attività di gestore del Casale Fonte di Rose.

Giuseppe era nato a Follonica nel 1937. Il suo lavoro di artigiano edile lo aveva portato all’Elba, dove si era innamorato di Margherita – la musa ispiratrice di alcune delle sue poesie più belle – e del borgo minerario di Capoliveri: della sua aria sempre frizzantina, delle sue piazze, dei suoi scorci, della sua gente. Qui, insieme alla sua bella famiglia, aveva tirato su il suo Casale, un angolo di pace e tranquillità diventato poi, negli anni, un punto di riferimento per il turismo slow e di qualità sull’isola.

Per tanti anni, fu anche corrispondente da Capoliveri per lo storico “Corriere Elbano” ai tempi gloriosi di Leonida Foresi, e trombettista nella banda del paese, lui che amava così tanto la musica.

Ma quel che più amava fare Giuseppe era scrivere: poesie, ballate, storielle, canzoni, pensieri in rima. Componimenti che nascevano per caso, spontaneamente, dal semplice osservare da una panchina le persone che passeggiavano o chiacchieravano nei bar, o dal lasciarsi andare ad un ricordo di gioventù, ad un sentimento o una riflessione. Si appuntava le parole su un taccuino, per non rischiare di dimenticarle, e poi le trasferiva su carta, battendo i tasti della sua Olivetti Lettera 32, un vero gioiello degli anni ’60, sua fidata e inseparabile compagna in quella danza sinuosa tra foglio e tastiera.

Per essere comprese ed apprezzate, le poesie di Giuseppe vanno lette con la stessa schiettezza dei suoi occhi azzurri e limpidi, non per trovarci il senso della vita, ma per cogliere la delicatezza, la semplicità, l’ironia, e quindi la bellezza, delle piccole cose.

Giuseppe Falagiani era un cantastorie d’altri tempi, un poeta sognatore, un bambino gioioso ed eterno che vestiva con le bretelle, dal sorriso e dall’entusiasmo contagiosi. Siamo lieti e onorati di aver collaborato con lui.

Per chiunque lo desideri, sarà possibile salutarlo, oggi, un’ultima volta, presso la camera mortuaria dell’ospedale di Portoferraio. I funerali si terranno, invece, mercoledì 11 settembre, alle ore 10:30, presso il cimitero di Capoliveri.

Tutta la redazione di Elbapress si stringe all’amata moglie Margherita, ai figli Fabio e Fabrizio, ai nipoti, ai parenti e agli amici, in particolare a quelli del rione “La Torre”, che Giuseppe stesso ringraziava nei suoi componimenti per il rispetto che gli avevano sempre portato.

Ci piace pensare che in questo momento se ne stia seduto lì, comodo, su qualche morbida nuvola bianca a guardare in giù, verso la sua adorata isola d’Elba e la sua Capoliveri: prende appunti su un quadernino, cattura qualche parola più musicale, ne scarta una che invece non suona bene. Carica il foglio nella Olivetti, picchetta le dita sui tasti, e piano piano butta giù una nuova, bella poesia: una ballata allegra dedicata a tutti noi che gli abbiamo voluto bene per farci tornare il sorriso pensando a lui.

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