Sviluppo socio-economico delle aree insulari, la discussione

Temi centrali: continuità territoriale, integrazione dei servizi (socio-sanitario, trasporti)

GTE - Foto CAI Isola d'Elba

Riceviamo e pubblichiamo integralmente quanto la commissione per il sostegno,  la valorizzazione  e la promozione delle aree interne della Toscana ha evidenziato dopo alcune audizioni con IRPET e i sindaci delle isole dell’Arcipelago alla giunta regionale

Oggetto: In merito allo sviluppo socio-economico delle aree insulari della Toscana.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che:
– la “Commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana” ha avviato, nelle scorse settimane, una serie di audizioni aventi ad oggetto le problematiche connesse allo sviluppo socio-economico delle aree insulari e periferiche della Toscana;
– in particolare, nella seduta n. 22 del 28 febbraio 2022 si è svolta l’audizione di IRPET in merito al tema del ”Inquadramento generale delle zone insulari della Toscana con particolare riferimento alla loro caratterizzazione socio-economica”;
– nella successiva seduta n. 23 del 14 marzo 2022 sono stati auditi i Sindaci dei comuni dell’Isola d’Elba e, nella seduta del 28 marzo 2022, i Sindaci dei Comuni di Capraia e del Giglio, sui temi in oggetto;

Tenuto conto che:
– secondo i dati evidenziati da Irpet durante le audizioni, nell’Arcipelago toscano – che comprende: Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona – per un numero complessivo di 33mila abitanti;
– i territori insulari costituiscono un’area molto diversa dalle altre aree interne della Regione per la loro atipicità, con una quota importante di superficie boschiva e una minima superficie dedicata all’attività agricola;
– l’Arcipelago toscano presenta, al pari delle altre aree SNAI, problemi di accessibilità ai servizi e particolari esigenze concernenti il tema della continuità territoriale;
– si differenzia invece dalle altre aree SNAI per le caratteristiche economiche essendo contraddistinto da un’economia ad altissima specializzazione turistica che comporta un’elevata stagionalità anche per quanto attiene il mercato del lavoro;
– le aree urbane dei territori insulari risultano piuttosto densi, con un’alta quota di case ad uso turistico e valori immobiliari piuttosto elevati;
– una quota importante della popolazione è costituita da anziani, non necessariamente a basso reddito;

Rilevato che:
– i rappresentanti istituzionali di tali realtà insulari, intervenendo in Commissione, hanno richiamato la necessità di intervenire su molteplici aspetti concernenti le specifiche caratteristiche delle isole dell’Arcipelago toscano. In particolare, è stato evidenziato che occorre:
⋅ promuovere un adeguato coordinamento tra soggetti istituzionali e attori socio-economici rilevanti dei territori in modo da cogliere al meglio le opportunità provenienti dalle diverse linee di sostegno nazionali e comunitarie;
⋅ garantire e qualificare la continuità territoriale tra la terraferma e l’Arcipelago toscano, sia via nave che via aerea, tenendo conto delle scadenze che riguardano l’affidamento dei servizi via mare in corso;
⋅ sempre in tema di mobilità, favorire una sempre più adeguata integrazione tra i servizi di collegamento con la terraferma e i servizi programmati di TPL, promuovendo, per quanto riguarda l’isola d’Elba, una maggiore interconnessione tra le diverse realtà municipali;
⋅ migliorare ed ottimizzare l’assistenza sanitaria nelle isole toscane, sia per quanto concerne il tema del reperimento del personale che per il livello dei servizi offerti, a partire dall’Ospedale di Portoferraio, tenendo conto dell’aumento delle presenze turistiche nei mesi estivi;
⋅ dare continuità agli interventi di tutela ambientale, tra i quali: il contrasto all’erosione costiera, la tutela della qualità dell’ambiente marino, l’autosufficienza idrica dell’isola d’Elba, un efficientamento dei sistemi di depurazione, una sempre migliore gestione della raccolta dei rifiuti, l’incentivazione dell’autoproduzione energetica, il contenimento degli ungulati.

Tenuto conto che:
per quanto concerne, nello specifico, le misure di sostegno alla sanità e alla scuola, in particolare, per rispondere alla carenza di personale sanitario nelle realtà insulari è stata rimarcata l’opportunità di attivarsi nei confronti del Governo affinché gli incentivi al personale sanitario, previsti dall’articolo 7 del “Disegno di legge recante disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane” – licenziato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri e adesso all’attenzione del Parlamento – vengano estesi anche per chi sceglie di prestare la propria attività nelle isole minori, oltre che nelle aree montane, così come, parimenti, vengano estese le agevolazioni previste all’articolo 8 del medesimo provvedimento per quanto concerne il personale scolastico delle scuole presenti nelle isole;

Preso atto, positivamente, che:
– di recente le isole minori sono state ricomprese nella Strategia nazionale per le aree interne (Snai) per il periodo che va dal 2021 al 2027, all’interno di un progetto speciale che aggrega 35 comuni delle isole minori italiane le quali condividono, con le aree interne, fenomeni di spopolamento e rarefazione dei servizi di cittadinanza;
– l’inserimento delle isole toscane all’interno della SNAI, sostenuto anche dalla stessa Regione Toscana, si pone l’obiettivo di attrarre ulteriori risorse finalizzate allo sviluppo per siffatti territori, oltre che promuovere una migliore e più innovativa organizzazione dei servizi scolastici, della salute territoriale e dei trasporti;

Tenuto conto che:
con l’articolo 13 della Legge 9 novembre 2021, n. 156 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121, recante disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali) è stata prevista l’estensione anche al commercio e alle isole minori del Centro-Nord i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati previsti dalla misura agevolativa “Resto al Sud” inizialmente prevista soltanto a favore delle imprese e dei liberi professionisti del Mezzogiorno;

Tenuto conto che:
– la Regione Toscana in questi anni ha promosso una serie di azioni volte a incentivare lo sviluppo delle zone costiere e delle isole toscane, per facilitarne l’accessibilità territoriale, nonché per sostenerne i sistemi economici qualificanti l’economia del mare;
– tali azioni si sono sviluppate grazie alle opportunità presenti nella programmazione comunitaria, a partire dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) 2014-2020, e del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, oltre che degli strumenti di programmazione regionale;
– per quanto concerne le leggi e gli atti rilevanti approvati nell’ultimo periodo di interesse delle isole toscane, è utile citare:
⋅ la legge regionale 28 dicembre 2015, n. 80 (Norme in materia di difesa del suolo, tutela delle risorse idriche e tutela della costa e degli abitati costieri);
⋅ la legge regionale 4 luglio 2017, n. 30 (Continuità territoriale dell’Isola d’Elba. Modifiche alla l.r. 89/2016), che modifica il preambolo della LR 89/2016 consentendo così di garantire anche i collegamenti con il territorio nazionale, mantenendo lo stesso livello di servizi attuali;
⋅ il Documento di Attuazione Regionale (DAR) relativo al FEAMP 2014-2020, approvato nel giugno del 2017;
⋅ l’approvazione della legge regionale 30 maggio 2018, n. 26 (Esercizio dell’attività di acquacoltura in mare. Modifiche alla l.r. 66/2005) e il nuovo Regolamento di attuazione della l.r. 7/2005 (Gestione delle risorse ittiche e regolamentazione della pesca nelle acque interne) approvato nel 2018;

Ricordato, inoltre, che la Regione Toscana è recentemente intervenuta nel finanziare due interventi molto attesi, mediante il Documento operativo Difesa del suolo 2021 – 2° stralcio, di cui alla DGR 193 del 08/03/2021, ovvero la frana di Campo Lo Feno (650mila euro) lungo la provinciale 25, nel Comune di Marciana, ripristinando, pertanto la viabilità su una delle principali arterie dell’isola e la sistemazione idraulica del fosso degli Alzi (505mila euro), nel Comune di Campo nell’Elba, attraverso la ricostruzione del ponte;

Richiamata l’informativa della Giunta regionale n. 1 relativa al documento preliminare al Programma Regionale di Sviluppo 2021-2025, ai sensi dell’art. 48 dello Statuto;

Considerato che:
– appare sempre più necessario mantenere un confronto attivo non solo tra i livelli istituzionali statale, regionale e locale, ma anche tra questi e gli interlocutori socio economici rilevanti dei territori in oggetto, al fine di calibrare al meglio le possibilità di sostegno e di programmazione per le isole della Toscana, tenendo presente da un lato le opportunità derivanti dalla SNAI, dall’altro la programmazione comunitaria e nazionale;
– come riportato anche nel citato documento preliminare al PRS 2021-2025, la Regione Toscana da tempo rileva la necessità di creare una “Conferenza per il mare” come elemento fondamentale di confronto sui contenuti al fine di sostenere le isole, le aree costiere e lo spazio marittimo, anche tenendo conto delle indicazioni di cui alla Direttiva 2014/89/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014 che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo;
– oltre a tale aspetto, il percorso avviato dalla “Commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana” è emersa la richiesta di poter costituire una Consulta delle isole minori della Toscana, comprendente i Comuni insulari e i Comuni portuali interessati, espressamente dedicata ai temi specifici dell’insularità, della continuità territoriale e dell’integrazione dei servizi;

Ritenuto che:
lo sviluppo economico delle isole della Toscana deve essere improntato verso una sempre maggiore sostenibilità dal punto di vista ambientale e da un’accorta gestione e valorizzazione delle risorse culturali e naturali presenti, nonché prestando particolare attenzione ai temi della continuità territoriale e della garanzia dei servizi socio-sanitari;

CONDIVIDE

le priorità di intervento evidenziate dai Comuni dell’Arcipelago della Toscana durante le audizioni promosse dalla Commissione in oggetto, per come richiamate in narrativa;

E IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE

– a confermare, per quanto concerne le politiche per il mare, per l’isola d’Elba e per l’arcipelago toscano, una specifica attenzione all’interno degli atti di programmazione regionale, a partire dal prossimo Programma Regionale di Sviluppo, al fine di promuovere e sostenere: lo sviluppo delle isole toscane in armonia con le zone costiere mediante interventi che garantiscano l’accessibilità territoriale; il sostegno dei sistemi economici caratterizzati; la tutela e valorizzazione delle specificità ambientali; il livello dei servizi pubblici locali;

– a valutare la costituzione di una Consulta delle isole minori della Toscana, comprendente sia i Comuni insulari che quelli portuali coinvolti dalle connessioni con le medesime isole, espressamente dedicata ai temi specifici dell’insularità, della continuità territoriale e dell’integrazione dei servizi (socio-sanitario, trasporti, scuola);

– a prevedere specifiche misure volte a favorire uno sviluppo economico sostenibile dell’Arcipelago toscano improntato ad un’accorta gestione e valorizzazione delle risorse ambientali, ed in particolare:
a) a sostenere la competitività e innovazione delle micro, piccole e medie imprese in ambito di economia e turismo ecosostenibile;
b) a favorire una cultura e una gestione del territorio e del mare sempre più attente alla conservazione e alla tutela dell’ambiente, favorendo i cosiddetti “porti verdi”;
c) ad ammodernare le strutture produttive e le infrastrutture della pesca e dell’acquacoltura;
d) a incentivare la diffusione della tecnologia per colmare il gap di accessibilità ai servizi informatici legato alla condizione di insularità;
e) a migliorare la mobilità transfrontaliera di persone e merci;
f) a mettere in atto linee di intervento volte a incentivare, per quanto possibile, l’offerta turistica anche in periodi non estivi, riducendo così la stagionalità;
g) a sostenere e stimolare il settore agricolo e la sua occupazione;
h) a fornire adeguato supporto alle imprese locali per accedere alle opportunità offerte dalle misure previste dal programma “Resto al Sud”, richiamata in narrativa;

– ad attuare interventi mirati a garantire la presenza e la qualità dei servizi pubblici presenti nelle realtà insulari della Toscana, a partire da quelli socio-sanitari e scolastici. In particolare:
a) garantire un adeguato livello dei servizi sanitari offerti, con particolare riferimento al sistema di emergenza urgenza e di continuità assistenziale, attraverso il potenziamento dei servizi offerti dall’Ospedale di Portoferraio e dagli altri centri socio-sanitari presenti sulle isole toscane;
b) promuovere i necessari investimenti in settori d’avanguardia, come la telemedicina e il teleconsulto;
c) attivarsi nei confronti degli organi istituzionali nazionali preposti sul tema del reperimento e della valorizzazione del personale sanitario nelle aree insulari, affinché si estendano le citate misure attualmente previste all’art. 7 del ddl “recante disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane” anche alle isole minori;
d) attivarsi nei confronti del Governo anche sul tema del personale scolastico affinché vengano introdotte analoghe forme di incentivazione a quelle previste all’art.8 del c.d. ddl montagna, anche in termini di punteggio di servizio, a favore dei docenti in servizio nelle scuole delle isole minori di ogni ordine e grado;

– in materia di trasporti e continuità territoriale:
a) a continuare a garantire la necessaria continuità territoriale, prestando particolare attenzione alla scadenza del contratto in essere tra Regione Toscana e Moby per l’esercizio dei servizi marittimi necessari al mantenimento della continuità territoriale per l’Arcipelago Toscano, prevista per il 31 dicembre 2023 e possibilmente migliorare il medesimo contratto di servizio per il cabotaggio marittimo;
b) a convocare con regolarità l’Osservatorio per i trasporti marittimi e la continuità territoriale dell’Arcipelago;
c) per quanto concerne i collegamenti aeroportuali ad attivarsi per far mantenere adeguati collegamenti aerei diretti tra l’Isola d’Elba e la terra ferma, analogamente a quanto fatto in questi anni in direzione di Pisa, Firenze e Milano Linate, a seguito dei risultati della gara espletata da ENAC per il periodo 1° febbraio 2020 – 31 gennaio 2023, mediante a risorse dello stesso ENAC e della Regione Toscana;
d) a proseguire il sostegno, nell’ambito delle convenzioni con Alatoscana, per mettere in atto tutti gli investimenti necessari per garantire la piena operatività dell’aeroporto di Marina di Campo nell’Elba per tutto l’anno e promuovere nuovi progetti di sviluppo;
e) a favorire una sempre migliore integrazione dei servizi programmati di TPL con i servizi di collegamento con la terraferma, incentivando l’uso della mobilità sostenibile anche per quanto concerne il settore turistico;
f) ad agevolare ulteriormente l’intermodalità e la multimodalità per i collegamenti con le isole qualificando i servizi e le infrastrutture di accesso, potenziando le opere portuali e i servizi (es. riqualificazione degli ormeggi, adeguati impianti ed attrezzature portuali, escavo dei fondali per garantire la navigabilità, ecc.), in collaborazione con le autorità portuali preposte;

– in merito alle politiche ambientali e di tutela del territorio:
a) rafforzare le politiche di contrasto al dissesto idrogeologico;
b) incentivare e sostenere, anche con risorse della Regione Toscana, la messa in sicurezza della viabilità locale, con particolare attenzione alle ciclovie, anche tenendo conto del progetto della Ciclopista Elbana, quale estensione all’Elba della Ciclopista Tirrenica;
c) favorire l’autonomia idrica delle isole toscane, nel rispetto degli ecosistemi marino e terrestre;
d) attuare i programmi di contrasto dell’erosione costiera, così come previsti negli atti di programmazione regionale (documento operativo di tutela della costa) e nelle valutazioni progettuali disponibili presso le Amministrazioni locali, per la conservazione dell’integrità degli ecosistemi marini, per la tutela della qualità dell’ambiente marino (Direttiva 2008/56/CE e Direttiva 2000/60/CE) e della qualità delle acque di balneazione (Direttiva 2006/7/CE), e promuovendo anche interventi infrastrutturali ecosostenibili mirati ad una soluzione di lunga durata;
e) promuovere interventi di depurazione delle acque.

I Consiglieri

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