L'intervista - le foto

Garziano, calciatore “duosiciliano” racconta la sfida all’Elba

L’attaccante affascinato dall'isola ha un ricordo indelebile e promette di tornare

Graziano e Santacroce al Carburo di Portoferraio

Ci aveva molto colpito durante la partita di calcio fra la “Nazionale” dell’Elba con il Regno delle due Sicilie, disputata al Carburo di Portoferraio nei mesi scorsi, l’impegno sul campo ma anche la dialettica di un calciatore della squadra del Regno delle due Sicilie. Lui è Giuseppe Garziano, attaccante di ruolo. Oltre all’impegno dato sul campo, si è ben disimpegnato nella gara di esordio, mostrando guizzi molto interessanti, dimostrando attaccamento alla sua maglia, “fame” parola molto in uso oggi quando si parla di calcio. Garziano nelle interviste pre e post partita si era detto entusiasta dell’Elba, dell’accoglienza ricevuta e aveva assicurato un suo ritorno, se non da calciatore da turista.
Abbiamo sentito il calciatore per approfondire alcuni concetti. Ecco l’intervista realizzata
Che esperienza ti è sembrata?
“Un esperienza bellissima, non mi aspettavo di essere accolto davvero bene dagli abitanti di Portoferraio, ma dell’Isola d’Elba in generale, ho incontrato gente davvero splendida. Questa atmosfera, si è percepita fin dal nostro arrivo in Hotel. Sembrava ci conoscessero da sempre, una famiglia.
Cosa hai visto a Portoferraio e cosa ti ha colpito in particolare?
“Non abbiamo avuto molto tempo di visitare il posto, la mattina presto avevamo già partita, la sera prima abbiamo girato per il centro, un luogo che mi ha colpito molto. Ma siamo dovuti andare a dormire presto. Ero in camera con Ferri e Setola, vi lascio immaginare le risate dentro quella stanza, però siamo giovani e credo che nel calcio bisogna anche divertirsi, creare rapporti umani e magari anche di famiglia, spero questo non manchi mai.

Cosa lasci all’Isola d’Elba?
“Lascio dei ricordi bellissimi, non dimenticherò mai questa esperienza e tornerò sicuramente ad incontrare questa bella gente che mi ha accolto.

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