Vorremmo chiederti con quale coraggio hai deciso di portare via la nostra raccolta di ricordi, di battute irriverenti, di composizioni musicali, e di aver lacerato anche quel minimo di contegno che ci chiedevi di mantenere.
Lontano da noi, dalle vere amicizie, da una zia che ti ha cullato e che non voleva perdere anche questo pilastro… Il destino sa essere davvero perverso!
Con te se ne vanno l’ultima fetta di torta dalla tavola, il solletico sotto ai piedi, i regali improbabili, le foto di famiglia… In assenza del tuo sorriso, risuona il vuoto dai luoghi che occupavi e nulla sarà mai come prima, a prescindere dagli inutili sofismi o dai vani propositi di sostituire la tua persona. Resti unico, bello, brillante, acuto, anche nei consueti abiti scuri, quelli riposti maniacalmente in ordine di colore nell’armadio.
Ci accompagnano i tuoi suggerimenti, la pazienza nell’ascoltare e la presenza nel condividere i tanti dispiaceri della vita.
Ti ringraziamo di non averci fatto sentire sbagliate, anche quando confessavamo maldestramente le nostre idee, tra le pareti di casa, a cospetto di Bowie, delle Barbie Super Chioma, delle collezioni di dischi suddivise per genere.
Mariah Carey grida ancora troppo, e a Natale continueremo a non sopportarla!
Avevi la rara capacità di prestare attenzione e trovavi il modo di farci ridere delle nostre debolezze, come delle tue, e dei difetti che ti rinfacciavamo, come quello di soffocare i tuoi desideri, di evitare scontri pur di non far soffrire.
Ti abbiamo amato Lucky e purtroppo oggi ti lasciamo con rassegnazione e amarezza, ma non abbandoniamo la speranza di ritrovarci – un giorno- nella luccicante New York, tra le insegne di Tokyo, o nella Città degli Angeli, sulle sponde di un bel sogno.
Le tue cugine, Silvia, Alice, Alba e Margherita, guidate dallo spirito di Tizy, Violy e dal tuo sorriso.
