Riceviamo e pubblichiamo:
“Il lavoro non è solo un contratto. È la possibilità di costruire una vita. Avere una casa. Formare una famiglia. Avere un futuro. E oggi, per le ragazze e i ragazzi dell’Elba, questa possibilità è troppo spesso negata. Ho voluto riguardare i numeri. Nel 2024, su 4371 contratti stipulati con under 34, solo 126 – il 2,88% – sono stati a tempo indeterminato. Tra questi contratti stabili, i ragazzi rappresentano il 55,3% e le ragazze il 44,7%.
I settori confermano i limiti del mercato: costruzioni (24,4%) e servizi di assistenza familiare (13,8%) assorbono la maggior parte dei contratti stabili. La scarsa diversificazione rende il sistema fragile e poco attrattivo per chi vuole crescere qui. Il primo trimestre del 2025 conferma il trend: i giovani con contratto a tempo indeterminato sono appena 36, in calo del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024. I contratti a termine aumentano. Il lavoro stabile arretra. Questa precarietà non è solo statistica. È incertezza quotidiana. È difficoltà a pianificare. La Regione ha fatto investimenti importanti: Giovanisì, i Centri per l’Impiego rafforzati con nuove competenze e tecnologie, gli ITS Academy su settori strategici.
Tutto questo è prezioso. Ma non basta. Per l’Elba serve una svolta speciale: rendere l’isola un laboratorio di innovazione sociale e produttiva. Una visione insulare della “Toscana Diffusa” che mette le persone al centro. Che progetti un nuovo modello di fare turismo, partendo dai diritti e dalla qualità della vita delle persone che ci vivono. Che mette in campo risorse, investe in formazione e accompagna idee imprenditoriali per lo sviluppo di un patrimonio paesaggistico e culturale straordinario. Che riesce a tradurre in immagini e pratiche quotidiane il mal d’Elba che si prova quando ci si allontana. Senza lavoro stabile e dignitoso, i giovani non restano. Senza di loro, l’isola perde idee. E perde speranza”.
Fabrizio Ania, segretario PD Rio


