Ha fatto bene il Comitato Eradicazione Cinghiali – Isola d’Elba a ricordare al riconfermato presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, la promessa fatta solennemente in apertura della campagna elettorale: la nomina di un commissario per l’emergenza ungulati, con competenza sugli interventi al di fuori del territorio del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Una promessa e un impegno che Alleanza Verdi Sinistra si adopererà affinché vengano mantenuti, anche per dare un segno di svolta e di discontinuità rispetto alla politica del rinvio e dell’attesa che ha caratterizzato il mandato della precedente vicepresidente regionale e assessora all’agricoltura, con le sue politiche filovenatorie.
Il commissario regionale dovrà da subito attuare le misure previste per l’Area non vocata al cinghiale, finora rimaste inattuate e che, da sole, porterebbero a una drastica riduzione dei suini introdotti a scopo venatorio. Dovrà inoltre concertare azioni, interventi e tecniche con il Parco Nazionale, che all’interno dell’area protetta elimina molti più ungulati che all’esterno, esportando nell’area non protetta tecniche di cattura più efficaci ma troppo spesso ostacolate o sabotate.
Se vogliamo che l’eradicazione sia efficace e realizzata nel modo meno cruento possibile, abbiamo bisogno di un Commissario capace di dialogare e collaborare con tutti, comprese le associazioni protezionistiche, sulla base di un progetto il più condiviso possibile, attuato con il coinvolgimento, l’impegno e la corresponsabilità di tutti.
Abbiamo bisogno di un Commissario che conosca il territorio e che sia in grado di avviare una collaborazione virtuosa ed efficace con il Parco Nazionale; ma abbiamo anche bisogno di capire al più presto cosa ne pensi di tutto questo – e del Piano dell’ISPRA – il nuovo Commissario del Parco Nazionale, imposto da Fratelli d’Italia, che in passato ha partecipato a iniziative nelle quali la caccia al cinghiale veniva presentata come “sostenibile”.
