È terminata la prima campagna di ricerca del progetto Faber per lo studio dei paesaggi minerari medievali del comune di Rio. Lo staff di archeologi del dipartimento scienze storiche e beni culturali dell’Università di Siena con la direzione scientifica delle professoresse Luisa Dallai e Giovanna Bianchi ha portato avanti le ricerche dal 15 settembre al 10 ottobre realizzando un primo step di ricerca sulla valutazione del potenziale informativo di alcuni tra i principali contesti del paesaggio riese condotto con una serie di indagini su diversa scala utilizzando strumenti da remoto e verifiche sul campo.
Tutto questo ha consentito di delineare un primo quadro generale su cui in futuro potrà essere approfondito il livello di analisi. Nel mese di giugno era stato eseguito un volo con drone che ha interessato tutto il versante meridionale del Monte Serra. Una parte del lavoro ha riguardato anche le aree in corrispondenza del villaggio medievale di Grassera e fra queste un ruolo centrale la riveste la Chiesa di San Quirico. Proprio i risultati preliminari di questa analisi hanno consentito di mettere in luce parte dei segni lasciati sul terreno dalle più antiche attività umane ed hanno costituito la base conoscitiva su cui è stata sviluppata la strategia di lavoro sul campo durante le quattro settimane di lavoro appena concluse.Nel centro storico di Rio è stata effettuata una ricognizione archeologica delle architetture, finalizzata alla ricostruzione dell’assetto urbano dell’originario insediamento medievale.
Ricognizione che si è estesa anche al centro storico di Capoliveri, in modo da poter effettuare una futura comparazione tra i due abitati medievali che furono al centro dei grandi comprensori minerari dell’isola, sottoposti al controllo di Pisa. I dati raccolti saranno elaborati nei laboratori nei prossimi mesi dagli specialisti dottoressa Vanessa Volpi e dottor Mauro Buonincontri con la dottoressa Luisa Russo. L’analisi del contesto riese nel medioevo è anche oggetto di tesi di laurea magistrale di Giada Monni e due nuovi lavori di tesi di archeologia dell’architettura e di studio dei reperti ceramici sono stati assegnati a studenti partecipanti alla ricerca.
Il progetto, cofinanziato dal comune di Rio per gli aspetti logistici è stato realizzato in accordo con la Soprintendenza delle province di Pisa e Livorno.
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