La natalità è scesa al 1,18%, la più bassa mai registrata

di Enzo Sossi

Sempre più donne scelgono di posticipare la maternità. I motivi sono diversi:
1) ricerca dì stabilità lavorativa;
2) desiderio dì costruirsi una carriera;
3) difficoltà di trovare un compagno stabile;
4) ragioni economiche e sociali.

Si rivolgono alla medicina ed alle tecnologie, per fermare le lancette dell’orologio biologico. La nuova tecnica è la – crioconservazione degli ovociti -, per avere successo deve essere fatta entro i 30 anni. La “maternità in freezer”, come degli esperti definiscono, apre nuovi interrogativi sia etici, che culturali, che sociali e sul supporto che offre alle donne la società italiana. Senza un cambio di rotta siamo destinati ad estinguerci. Non nascono più figli, i borghi sono sempre più silenziosi e pieni di anziani. L’ISTAT, nell’ultimo report: l’età media delle madri al primo figlio supera i 32 anni, e riflette la difficoltà di un Paese che offre ancora poco sostegno alle donne, per conciliare lavoro e famiglia. Le associazioni di volontariato, sottolineano che la vera sfida resta la creazione di politiche economiche e sociali in grado di aiutare le donne, con un cambio di mentalità e cultura, altrimenti il futuro sarà un: “Inverno demografico”, con le ovvie conseguenze che comporta. Tuttavia, è il momento di cambiare prima che sia troppo tardi. Il tempo è scaduto, servono nuove visioni con una politica seria, senza falsi slogan, che fanno confusione tra le donne. I figli sono il nostro futuro. Ogni inizio di anno scolastico gli studenti sono sempre di meno. Come ultimo esempio, e mi fermo. Per l’anno scolastico 2025/2026 si stima una riduzione di circa 134.000 nuovi studenti rispetto all’anno precedente. Tanto rappresenta l’effetto della denatalità sulla popolazione scolastica, ma anche se le stime complessive per la scuola italiana nel 2025/2026 prevedono circa 7,8 milioni di studenti, e circa un milione in meno entro il 2034. Per una svolta servono almeno vent’anni. Il tempo passa velocemente e diventa sempre più problematico il cambio di rotta per un nuovo illuminismo di crescita della maternità. Infine, la crisi demografica in Italia ha bisogno di più strumenti, come l’Assegno Unico, più asili nido e servizi per le famiglie e incentivi al lavoro femminile e giovanile. Un ruolo importante: l’immigrazione regolata e politiche per valorizzare gli anziani. Soprattutto, serve promuovere una cultura della natalità e della genitorialità.

Una risposta a “La natalità è scesa al 1,18%, la più bassa mai registrata

  1. Silvio Pammelati Rispondi

    Il Giornale del 04/04/24 pag. 23
    DAGLI STATI UNITI ALL’ITALIA
    Sempre più vistoso il calo delle nascite
    dati recenti statunitensi hanno rilevato un aumento nel 2023 degli aborti del 10% rispetto al 2020: un milione di casi nel solo 2023 Anche in Italia si è verificato un’ aumanto degli aborti e contemporaneamente un calo della natalità. Una soluzione potrebbe essere l’aiuto economico ai genitori senza reddito da parte dei gay o, eventualmente dai senza figli, E anche quella di limitare le interruzioni di gravidanza alla decisione della coppia e non estenderla a quella di uno solo dei genitori. Silvio Pammelati Roma

    30 Ottobre 2025 alle 14:26

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