Il successo di un libro è sempre una storia collettiva

di Alberto Zei

Premessa

Il recente volume dedicato ai “Giardini nascosti di Cosmopoli” (dei Merangoli Ed. – Roma) ha suscitato un vivo interesse e una partecipazione calorosa da parte del pubblico; partecipazione che merita un’ulteriore apprezzamento anche  per la sinergia del gruppo di collaborazione, compresi i proprietari dei giardini che hanno contribuito aprendo la loro casa alla conoscenza delle verdi oasi  dell’attuale Portoferraio. Il risultato dell’ opera non si limita all’importante bellezza del tema trattato, ma si estende alla qualità stessa del suo contenuto: un’opera compiuta attraverso il continuo apporto delle ricerche e dei dettagli botanici e architettonici da parte delle  quattro protagoniste della pubblicazione. Si tratta infatti, delle talentuose scrittrici Paola Muscari, Elena Fatichenti e le loro collaboratrici Alessandra Contiero e Margherita Sacchi, che si sono prodigate nella ricerca anche dei dettagli importanti, in quanto sono i particolari che entrano proprio come vita vissuta nell’intimo dei portoferraiesi. Non solo per questo, ma anche per questo, è doveroso, dopo il grande successo della pubblicazione, ritornare sull’importanza del lavoro d’insieme.

Un’ opera corale 

È proprio la somma di competenze tra le quattro protagoniste dell’ opera presentata per le quali  sabato 13 settembre, sono state soddisfatte le aspettative culturali dei molti cittadini che da tempo chiedevano                   la disponibilità di questo libro. Particolarmente significativa è stata la presentazione svoltasi nella rinnovata e amena cornice del Grigolo, luogo che già in passato aveva ospitato importanti tradizioni culturali. L’iniziativa è stata promossa dalla libreria MardiLibri e dalla sua titolare, Silvia Boano, che con impegno e passione ha contribuito in modo determinante alla piena riuscita dell’evento.

Il contributo alla città  

Si è trattato di un volume riccamente corredato di                foto e carte topografiche anche inedite, di particolare definizione di un gran numero di  settori della città. Tutto ciò  ha trovato grande consenso in virtù dell’originalità e del contributo  alla conoscenza di moltissima gente, soprattutto di coloro che curano con dedizione il proprio giardino ma che non conoscevano quello degli altri. Un’opera corale, certo, ma con note che spiccano e che meritano di essere ascoltate con gratitudine da tutti. Sarebbe doveroso citare altre peculiarità sia dei protagonisti che dei collaboratori, se un articolo non avesse limitazione di estensione.

Però giova ricordare che la ricchissima elencazione delle origini, dei riferimenti e delle inedite ricostruzioni topografiche dei tanti settori dell’antica Cosmopoli conferiscono alla pubblicazione un valore aggiunto di orientamento, indispensabile per penetrare nell’anima della città che fu, e che continua ad essere, malgrado le mutate spoglie dell’attuale Portoferraio.

Un valore aggiunto

Oltre a ciò, va anche considerato l’eloquente riconoscimento attribuito alla pubblicazione dal Prof. Giuseppe Barbera, illustre cattedratico dell’Università di Palermo, nonché autore di numerose pubblicazioni di cultura scientifica di biologia vegetale e di scienze forestali. Egli si compiace della rievocazione puntuale degli eventi collegati ai luoghi dove, durante la fondazione di Cosmopoli, la vegetazione aveva significato oltre quello alimentare anche decorativo; così come, nel corso dei secoli, ha mantenuto proprio da parte di benemeriti cittadini.

Egli cita anche l’evento dell’attacco da parte dei pirati ottomani, respinti nei pressi delle Fornaci dagli archibugieri di Cosmopoli nel 1553, evento che anche recentemente è stato rievocato sulla stampa locale e nazionale senza però chiarire l’equivoco di quella circostanza. Egli, compiacendosi della completezza della pubblicazione, conclude che chi si avvia alla lettura difficilmente si allontanerà da quei luoghi, in quanto è come se percorresse di continuo un giardino.

Chi legge sappia

Il risultato finale è un’opera che vive oltre che dell’ estro  professionale delle scrittrici,  Paola Muscari ed Elena Fatichenti, anche della coralità di coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, dedicando passione, energie e competenze particolari. È giusto che il pubblico, sfogliando le pagine, sappia che dietro il libro c’è una comunità di voci, di saperi e di mani che lavorano insieme: ed è proprio da questa unità che nascono i successi culturali più autentici.

 

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