Nautica in rete per tornare a trainare l’economia della costa

La missione è rafforzare l'unione tra le imprese associate, Giacomo Buzzoni in consiglio

Un sistema che unisce tecnologia, saper fare e visione strategica: è così che la cantieristica e la nautica vogliono tornare a trainare l’economia della costa toscana. A delineare l’orizzonte è Simone Morganti, presidente della sezione Cantieristica e Nautica di Confindustria Toscana Centro e Costa, nonché amministratore della Velmare di Castagneto Carducci. Così si legge sul Messaggero Marittimo.it, un giornale specializzato che rappresenta una costante informazione al servizio di agenti marittimi, spedizionieri e industrie, in un articolo pubblicato nel mese di agosto 2025. “La nautica è un settore identitario per la nostra regione: un’eccellenza manifatturiera e ingegneristica che oggi si trova davanti a sfide epocali – dalla transizione ecologica alla digitalizzazione – senza dimenticare il nodo cruciale della manodopera specializzata”, spiega Morganti. “La nostra missione è rafforzare la rete tra le imprese associate, attrarne di nuove, dare visibilità al comparto e sostenerne la crescita con strumenti associativi concreti.”  Un impegno – continua ancora l’articolo – che si articola lungo tre assi fondamentali: costruzione di network territoriali, sviluppo di un ecosistema integrato della nautica e investimento sulla formazione professionale. “Servono alleanze con i porti turistici, i cantieri, gli enti di formazione e le istituzioni. Solo così possiamo generare valore stabile, fare massa critica e difendere la competitività del nostro settore”, ribadisce Morganti. Proprio in quest’ottica si sta lavorando per rafforzare il dialogo anche con le altre sezioni costiere di Confindustria, con l’obiettivo di creare un fronte comune lungo tutta la costa tirrenica. Tra i principali ostacoli alla crescita – sottolinea ancora Morganti – c’è la carenza di tecnici qualificati: saldatori, elettricisti navali, carpentieri, progettisti. Per colmare questo gap si punta su percorsi formativi mirati, costruiti in collaborazione con scuole, ITS e imprese, capaci di parlare il linguaggio dell’innovazione e di attrarre i giovani verso le professioni del mare – si legge ancora nell’articolo che  a sostenere questa visione è un Consiglio Direttivo rinnovato e rappresentativo dell’intero comparto: accanto a Morganti, siedono i vicepresidenti Giacomo Buzzoni (Esaom Cesa, Portoferraio), Giacomo Lotti (Carpensalda Yacht Division, Livorno) e l’ex presidente Matteo Italo Ratti, attuale CEO e direttore generale del porto turistico Marina Cala de’ Medici di Castiglioncello. “Vogliamo costruire un modello associativo moderno, concreto e aperto, che metta al centro il dialogo e la collaborazione”, conclude Morganti. “La nautica non è solo un’eccellenza, è anche un’opportunità: per i giovani, per le imprese, per il territorio”.

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