Concerto per i 210 anni dalla partenza di Napoleone dall’Elba

Appuntamento, il 2 settembre, con il Festival Elba Isola Musicale al Teatro dei Vigilanti

Martedì 2 settembre, al Teatro dei Vigilanti di Portoferraio (ore 18.30), la 29esima edizione del Festival “Elba Isola Musicale d’Europa” ricorda, con un programma intenso e sorprendente, un fatto storico di grande importanza: i 210 dalla partenza di Napoleone Bonaparte dall’Isola d’Elba, avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 febbraio 1815.

In apertura di concerto sarà eseguito un capolavoro poco noto ma potentissimo: Ode to Napoleon Bonaparte” op. 41 di Arnold Schönberg, per voce recitante, pianoforte e quartetto d’archi. Il testo è tratto da una poesia di Lord Byron, scritta nel 1814 dopo l’abdicazione di Napoleone: un’invettiva accorata contro la tirannia, che Schönberg trasformò nel 1942 in un atto d’accusa implicito contro Hitler. Un brano, concepito da colui che inventò la dodecafonia per esaltare i contenuti profondi del testo, affidato nella circostanza all’attrice Annie Dutoit Argerich, affiancata da Cristian Budu al pianoforte, Aylen Pritchin e Issey Imai al violino, David Quiggle alla viola e da Raphael Bell al violoncello.

A far da contrasto alle innovazioni di Schönberg, seguirà una delle pagine più amate del repertorio cameristico: il celebre Quintetto “La Trota” D. 667 di Franz Schubert, per il quale il violinista Issey Imai lascerà il posto al contrabbassista toscano Amerigo Bernardi. Fresco, luminoso, ricco di colori e cantabilità, questo brano, che Schubert scrisse durante uno dei periodi più felici della sua vita, è ispirato a un lied composto dallo stesso autore e regala un finale disteso e gioioso, ma non privo di profondità espressiva.

Attrice, narratrice e conduttrice televisiva, Annie Dutoit Argerich, figlia della pianista Martha Argerich e del direttore d’orchestra svizzero Charles Dutoit, rifiuta di restare confinata in un solo ambito artistico. Sul palcoscenico possiede un talento straordinario nel dare vita a personaggi complessi in performance solistiche che uniscono musica e narrazione teatrale. Ha interpretato opere di Stravinsky, Honegger, Saint-Saëns e altri compositori, trasformando ciascun brano in un affresco teatrale. Oltre che conoscitrice del repertorio consolidato, Annie è una convinta sostenitrice della musica contemporanea e delle nuove creazioni. Ha eseguito prime assolute di compositori che spaziano da Gene Pritsker a Joan Huang, al catalano Mark Migó.

L’impegno di Annie Dutoit Argerich va oltre lo spettacolo: è profondamente coinvolta nell’educazione alla memoria della Shoah, avendo collaborato con l’UNESCO e la Fondazione Auschwitz. Nel 2015 ha interpretato testimonianze di sopravvissuti ai campi nazisti e ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Tokyo, alla presenza dell’Imperatore del Giappone, in occasione del 70º anniversario della fine della guerra. Fa inoltre parte del consiglio direttivo di Education Through Music, sostenendo programmi musicali nelle scuole svantaggiate.

 

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