“Dal bilancio la svolta per la nostra amministrazione”

Il sindaco Nocentini: "Ci aspettano mesi di impegno, ma anche di opportunità"

Il 5 giugno 2025, 359 giorni dopo la vittoria elettorale del 2024, l’amministrazione comunale di Portoferraio porterà in approvazione il Bilancio di Previsione 2025/2027, l’atto di gestione finanziaria che le permetterà di governare Portoferraio nel prossimo triennio. Sarà il primo bilancio per il sindaco Tiziano Nocentini, dopo aver operato con quello redatto dai suoi processori e trovato in eredità insieme allo stato di pre-dissesto finanziario. Il momento giusto per fare un resoconto del primo anno di amministrazione e fare una serie di considerazioni sulle dinamiche che hanno contraddistinto questo periodo.

Cosa ricorda dell’11 giugno 2024, il giorno in cui avete salito per la prima volta le scale di Palazzo della Biscotteria? Cosa abbiamo trovato. Lo dobbiamo ricordare per l’ennesima volta. Un comune con le finestre senza persiane, con le porte dei bagni sostituite da tende. E un buco di bilancio di oltre sette milioni. Un comune in pre-dissesto, sia fisicamente che nei conti. Servizi gestiti senza convenzioni, fornitori non pagati per centinaia di migliaia di euro, case popolari che cadono a pezzi (è successo nel primo giorno di amministrazione), cantieri lasciati aperti e tetti sfondati, decine di situazioni lasciate in sospeso, che “tanto ci penseranno quelli nuovi”.

E cosa avete pensato di fare, trovandovi in quelle condizioni? Abbiamo cercato  intanto di ascoltare la gente, di rispondere in qualche modo a tutti. Abbiamo cercato di restituire  decoro alla città con le poche risorse che c’erano a disposizione. Ma soprattutto abbiamo cercato di salvare il salvabile. Di gestire al meglio l’ordinaria amministrazione, con una ispezione ministeriale del Ministero dell’Economia e delle Finanze –  Ragioneria generale dello Stato,che nel frattempo stava verificando la situazione contabile, dando risposte e tracciando un percorso con Ministero dell’Interno, Corte dei Conti e Prefettura a tutela del bene pubblico per uscire dall’impasse finanziaria nel rispetto delle regole. Con un evento atmosferico che ci ha costretti ad affrontare una nuova emergenza, ma che ci ha permesso di dimostrare alla cittadinanza che durante questo percorso l’amministrazione aveva preso decisamente  il controllo della macchina amministrativa dando risposte importanti anche in una situazione di grande pericolo.

Un anno dopo, quindi: a che punto siete rispetto agli obiettivi che vi siete dati?  Alla conclusione di un anno di lavoro incessante per capire, plasmare, cercare soluzioni, risolvere i problemi, progettare il futuro in maniera concreta. Il Bilancio di Previsione è pronto per essere approvato, con il parere favorevole del Revisore dei Conti, mentre sotto l’egida dei competenti uffici  del Ministero dell’Interno è in corso un riassetto organizzativo nel quale si prevedono nuove assunzioni a vari livelli e la valorizzazione delle risorse interne. E’  il primo passo della normalizzazione di cui aveva bisogno il comune di Portoferraio, sulla quale si dovrà dare vita ai progetti, uscire dall’emergenza, soddisfare le richieste e i bisogni dei cittadini. Ora Portoferraio  è tornato punto di riferimento per l’Elba, detta linee di politica comprensoriale, chiede ed ottiene in maniera autorevole risposte agli enti sopra ordinati come Regione e Governo centrale, lavora sulla condizione di insularità per trasformarla in risorsa, come nel caso della  collaborazione con Ancim.

Nei  botta e risposta con i vostri interlocutori politici  sottolineate spesso di ritenere di dare fastidio a qualcuno. Ma a chi puo’ dare fastidio tutto questo? Semplice, a chi pensava di toglierci in breve tempo la possibilità di governare democraticamente dopo aver vinto, anzi stravinto le elezioni. Chi ci ha preceduto ci ha lasciato in eredità condizioni di precarietà estrema in tutti i settori, pensando “tanto non ce la faranno, dureranno solo pochi mesi”, ma rimanendo delusi dalla capacità, dalla tenacia e dalla forza del nostro gruppo di lavoro, dagli assessori, dai consiglieri comunali, dai responsabili e dai dipendenti delle società partecipate. Poi però c’è un altro capitolo, quello della opposizione a tutti i costi,   vissuta giorno e notte contro l’odiato avversario, facendo il verso alla politica nazionale e sperando di buttare tutto a gambe all’aria con un’interpellanza o una mozione. Va bene anche quella, ci mancherebbe, finchè si  rimane sui fatti concreti. Non vanno bene però i dubbi, le insinuazioni, le approssimazioni, gli insulti gratuiti. Da un certo punto di vista diciamo “grazie” a chi ha scelto di fare opposizione in questo modo, perché ci fortifica, facendo inoltre capire alla cittadinanza la differenza fra chi lavora tutti i giorni, anche di sabato e domenica, per il bene di Portoferraio, e chi invece pesca nel torbido, nelle supposizioni, nei suggerimenti e nei suggeritori. Però a tutto c’è un limite. E a Portoferraio questo limite è stato ampiamente superato. Chi fa certe affermazioni se ne assumerà la responsabilità di fronte al paese.

L’approvazione del bilancio puo’ davvero essere la svolta per Portoferraio? A nostro avviso si. Ora possiamo iniziare a lavorare concretamente, nei limiti delle risorse disponibili, ma con idee chiare e progetti ambiziosi per far rinascere Portoferraio. Ci aspettano mesi di impegno, ma anche di possibilità. E questo, nonostante certe affermazioni provenienti da persone che, oltre a farci perdere tempo prezioso, non apportano nulla di utile né per l’amministrazione né per la città.

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