Portoferraio

La preside: “La scuola è il confronto, non pregiudizio”

di Prof.ssa Ing. Alessandra Rando, Dirigente Scolastica Isis "Foresi"

“In merito a quanto è accaduto ieri, 22 maggio 2025, riguardo alla partecipazione dell’associazione No Bullying Area alla Assemblea di Istituto dei ragazzi dell’ISIS Foresi, vorrei premettere che Edoardo Barbares parla con gli studenti delle scuole superiori, tra le quali i rinomati licei Virgilio, Parini e Alfieri, da più di due anni. A marzo di questo anno, solo in seguito all’intervento della associazione Pro Vita, un Istituto superiore di Gallarate, dopo aver formalmente acconsentito all’incontro, ha impedito l’accesso a Barbares che si è incatenato fuori dai cancelli dell’Istituto accusando la scuola di censura ed innescando una polemica mediatica di portata nazionale.

Per quanto riguarda il Foresi, gli studenti hanno chiesto di poter svolgere un incontro di un’ora per ogni sede per affrontare i temi del bullismo e del cyberbullismo nelle diverse forme, compresi sexting e revenge porn, confrontandosi con i rappresentanti dell’associazione No Bullying Area. Le sensibilità all’interno ed all’esterno della scuola sono molto diverse ed è stato da subito evidente che qualsiasi decisione avessimo preso non saremmo stati immuni da critiche. Visti i tempi strettissimi, come da regolamento, ho chiesto per mail un parere a tutti i membri del Consiglio di Istituto, che per questo tipo di autorizzazioni è organo sovrano. L’incontro è stato autorizzato con il parere negativo di soli 2 membri su 19. In ogni caso, la partecipazione all’Assemblea non era obbligatoria e qualsiasi alunno che non avesse voluto partecipare, sarebbe potuto rimanere in classe. Infatti, come mi ha detto un studente: “Se dice cose interessanti resto, altrimenti vado a studiare”.

Ho personalmente seguito l’incontro nel plesso di Concia di Terra insieme a molti docenti in servizio. Dopo che l’avvocato Lorenzo Puglisi ha parlato dei pericoli e dei risvolti penali legati al cyberbullismo, al sexting ed al revenge porn, Edoardo Barbares ha parlato della propria esperienza personale relativa agli atti di bullismo che ha subito a scuola. Quindi ha proseguito mettendo in guardia i ragazzi dai pericoli legati al mondo del porno, dai falsi miti dei guadagni facili e del divertimento, sottolineando la distanza incolmabile tra ciò che appare nei video e la realtà. Ha altresì precisato che troppi ragazzi e troppe ragazze rovinano la propria esistenza entrando in piattaforme di intrattenimento per adulti come Onlyfans o condividendo con il proprio partner o con gli amici foto e video intimi che poi vengono divulgati in rete. Sono scelte che possono condizionare tutta la vita. Max Felicitas ha sottolineato il fatto che se a scuola qualcuno lo avesse informato come stava facendo lui adesso, avrebbe fatto nella vita scelte diverse ed un diverso lavoro. Ha anche rimarcato che entrare in questo mondo significa necessariamente perdere tutte le persone più importanti della propria vita: la famiglia e gli amici. Significa non riuscire ad avere una relazione sentimentale stabile e serena. È un mondo di solitudine che nessun eventuale guadagno può mai ripagare.

Bisogna ormai prendere atto che personaggi con milioni di followers fanno presa diversa sui ragazzi e possono veicolari messaggi così importanti con maggiore efficacia. Non a caso l’attenzione degli alunni è stata massima.
Quando i nostri studenti escono dai cancelli della scuola si devono difendere da pericoli sempre più insidiosi, per questo devono acquisire strumenti adeguati per fare le scelte giuste e la scuola, nel loro interesse, non deve chiudere gli occhi.
Gli alunni sentono il bisogno di affrontare temi attuali complessi e la testimonianza di chi porta il proprio vissuto è fondamentale. Infatti, per parlare dei pericoli legati all’uso di droghe la scuola organizza periodicamente incontri con ragazzi che, dopo un passato di tossicodipendenza, affrontano il loro faticoso percorso di riabilitazione. Come ci confrontiamo da anni anche con gli adulti della casa circondariale di Porto Azzurro quando trattiamo il tema della legalità.

Dobbiamo insegnare ai nostri alunni che, quando il messaggio che si vuole comunicare è positivo ed il dialogo è rispettoso, TUTTI hanno il diritto di parlare. È solo con il confronto che ognuno può formarsi una propria idea e, in questo modo, scegliere consapevolmente la strada giusta.

Sono fermamente convinta che si possa imparare da chiunque: a volte per emulazione, altre per contrappasso. L’importante è lasciare fuori i pregiudizi e la paura”.

Prof.ssa Ing. Alessandra Rando, Dirigente Scolastica dell’Isis “Foresi”

Una risposta a “La preside: “La scuola è il confronto, non pregiudizio”

  1. Marisa Rispondi

    Bellissima lettera della Professoressa Rando !!
    Il sapere non uccide nessuno , è l’ Ignoranza che impedisce alle persone di crescere e diventare adulti..!!

    13 Luglio 2025 alle 11:50

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