Motori

Rallye Elba, gara sofferta per il driver ferajese Andrea Volpi

Il portacolori della Proracing: "Ora voltiamo pagina, vedremo come risollevare il morale"

Non ha dato i frutti sperati, la corsa “di casa”, ad Andrea Volpi. Il driver di Portoferraio, con al fianco Alberto Mei, al 58° Rallye Elba  durante lo scorso fine settimana, è stato protagonista sfortunato, finendola di poco fuori dalla top ten assoluta, all’undicesimo posto.

Volpi, che era al debutto con la Skoda Fabia RS Rally 2 per uno stimolante ritorno tra le fila della MM Motorsport, inseguiva il proposito di eguagliare o migliorare il quinto posto del 2021, ma già dal pre-gara ha dovuto fare i conti con la Dea bendata che lo ha decisamente tradito.

Alla mattina del venerdì, un principio di incendio alla vettura aveva fatto avviare l’avventura in salita, problema poi risolto dal team ed una volta in gara, per l’ambo di prove previste sono sorti altri problemi di natura tecnica. Il portacolori della Proracing ha dunque affrontato un inizio difficile al Rallye Elba, a causa di un malfunzionamento al sensore dei giri del motore. Nelle prime due prove speciali questo problema tecnico ha reso la Skoda a tratti ingovernabile, compromettendo la prestazione. Proprio con la vettura a tratti inguidabile, Volpi, durante la seconda prova è incappato in una ”toccata” che ha danneggiato il posteriore della Fabia, comunque riuscendo a concludere la prima giornata.

Al sabato, ripartito con la vettura ripristinata, l’obiettivo del pilota di Portoferraio era quello di trovare soprattutto il miglior feeling alla guida, visto che la classifica era compromessa per quello che erano le sue mire di ben figurare sulle strade casalinghe, dove è sempre assai atteso, finendo al meglio possibile in una sfida rivelatasi di elevato livello tecnico.

Le quattro prove conclusive hanno poi visto Volpi difendersi al meglio possibile, comunque anche in una condizione mentale negativa sia per la sfortuna sofferta in gara che per il ricordo di un caro amico scomparso all’improvviso il primo di maggio.

Queste le parole di Andrea Volpi: “Una gara da dimenticare. In primo luogo sono partito con il pensiero ad un amico scomparso il primo di maggio in modo assurdo quanto improvviso, poi il principio di incendio che ha scombinato tutti i piani per prendere la prima confidenza con la nuova Fabia e, per non farci mancare nulla, al pronti-via ecco che il sensore dei giri ha ben pensato di renderci la vita impossibile. Durante la seconda prova ho anche “toccato” proprio perché la Fabia aveva dei scatti improvvisi di potenza, era ingestibile. Poi nella seconda giornata abbiamo provato a metterci sotto, qualcosa di buono lo abbiamo fatto, considerando il valore degli avversari, contro i quali mi sarebbe piaciuto lottare ad armi pari. Voltiamo pagina, vediamo cosa potremo fare per risollevare il morale”.

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