Ora di trasporto marittimo parlano tutti, magari senza mai essersi presi la briga di fare due chiacchiere coi marittimi.
La destra poi ha la strana abitudine di proporre cose che non si possono fare e che infatti poi puntualmente non fa quando abbiamo la sventura di averli al governo. Campagne elettorali piene di panzane contro le norme più basilari degli enti pubblici e poi il nulla. Solo per far leva sulle paure degli italiani, in questo caso elbani che hanno necessità quotidiana di spostarsi con la nave.
Per chiarezza: la Regione era OBBLIGATA a verificare se ci fossero le condizioni per un servizio di trasporto sulla linea Portoferraio/Piombino senza finanziamento pubblico.
E non perché la sinistra è cattiva e vuole risparmiare ma perché questa verifica è imposta dall’autorità di regolazione dei trasporti e prima ancora dai regolamenti europei.
Primo punto. La Regione ha fatto la verifica e ci sono state più compagnie che si sono dette disponibili a effettuare l’attuale servizio di TOREMAR gratis.
Anche qui senza fare casino. Si discute del servizio di TOREMAR, non degli altri.
Fin qui quello che era obbligatorio fare in preparazione del nuovo bando e che ha un’utilità: cioè dimostrare che la linea Portoferraio/Piombino è una linea con una buona redditività.
Ora qualche considerazione che faccio e che come PD facciamo da mesi.
Per gli elbani, che non sono i sardi, i siciliani o gli abitanti di qualche piccola isola italiana, il trasporto marittimo è un bene di prima necessità. Da e per l’Elba ci si sposta ogni santo giorno per lavoro, studio, motivi sanitari, approvvigionamento di merci, potrei continuare. Per questa ragione io credo che serva un controllo pubblico sul trasporto marittimo sul modello di questi dodici anni, anche se la compagnia TOREMAR è diventata privata. Questa cosa si può fare con gli OBBLIGHI DI SERVIZIO ORIZZONTALE come sta avvenendo in molte altre parti d’Italia? Io penso di no.
Proprio per la particolarità del servizio del nostro canale. La Regione doveva sondare questa possibilità? Sì, per forza!
Io però penso che molte delle compagnie che si sono dette disponibili a fare gratis la linea Portoferraio/Piombino AR lo abbiano fatto non considerando le condizioni che la Regione imporrà e cioè (vado a taccio): mantenimento delle tariffe residenti e di tutte le altre agevolazioni di questi anni -anche quelle per chi non è residente e che funziona da calmiere estivo per i prezzi di tutti gli altri (è chiaro?); estensione dell’orario coperto da corse “pubbliche” per almeno 20 ore giornaliere (la famigerata nave di mezzanotte); un vincolo sulla grandezza delle navi anche nel periodo invernale -avere la marmorica o il giraglia/vesta non è la stessa cosa-; mantenimento in servizio di tutti gli oltre 200 marittimi attualmente in forza a TOREMAR e tutti con contratto a tempo indeterminato; un vincolo sui tempi di percorrenza della traversata che attualmente solo TOREMAR rispetta (al netto dei dieci minuti in più che sono frutto delle oltre due miglia nautiche in più che le navi devono fare per le nuove norme sulla sicurezza). Per questo io ritengo che quando queste condizioni saranno esplicitate nel bando, si tornerà alla necessità di un contributo pubblico per coprire tutti questi vincoli che sono indispensabili per elbani e pendolari.
Perchè la richiesta di un bando unico? Perchè chi dovrebbe partecipare a un bando per tutte le tratte deboli anche se in sovvenzione? La sovvenzione serve a coprire le perdite, non a far guadagnare un armatore e un proprietario di navi e datore di lavoro di equipaggi non è un benefattore. Fa un servizio se legittimamente può ricavarne un guadagno e allora il rischio è che togliendo la linea “ricca” dalla gara, le altre andranno deserte. Col risultato che resterebbero scoperte tratte importantissime come Giglio, Capraia, Pianosa, ma anche Rio Marina e Cavo.
Quindi bando unico ma con un possibile risparmio di risorse perchè non dimentico quelle compagnie che hanno dato disponibilità a effettuare moltissime corse della Portoferraio/Piombino gratuitamente.
Che ci si fa coi soldi che restano? Per me, li si lascia per gratuità di chiunque viaggi per ragioni sanitarie e chiunque viaggi per ragioni di studio.
Ecco, sono stato lungo ma ci tengo a dire che la Regione, al netto delle chiacchiere, sta lavorando seriamente, in relazione coi sindacati, con le categorie e con i sindaci elbani e sono convinto che insieme gestiranno bene questa importantissima partita per la vita di tutte e tutti noi.
Ultima cosa quella dell’ammodernamento del naviglio, tenendo sempre presente che parliamo del marmorica, dell’oglasa, dello stelio montomoli e dell’aliscafo.
Bene, da quello che capisco una nave nuova costa circa 1 milione di euro a metro lineare, quindi una nave di 100 metri costa 100 milioni. Pensiamo davvero che con un bando di 10 anni qualcuno investa 100 milioni per una nave? O 200 per due navi? Ecco io penso che le navi nuove e ambientalmente avanzate dovrebbe farle lo Stato e poi darle in gestione.
Da quello che capisco invece, il governo ha tolto anche i soldi che le compagnie avevano preso nel PNRR per destinarli ad altri usi.
Forse al ponte sullo stretto di Messina.
Trasporti marittimi, parliamone ma facciamolo con serietà
di Simone De Rosas
5 risposte a “Trasporti marittimi, parliamone ma facciamolo con serietà”
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Rocroasio
Incomincia a comprarti una barca
14 Aprile 2024 alle 20:10
Ex Marittimo
Se davvero vogliamo parlare seriamente, penso invece che lo Stato, Regione o ADSP debbano fare le infrastrutture per le navi del futuro a gnl o emissioni zero in porto, le navi le devono fare gli armatori, magari con aiuti di stato, perché abbiamo la flotta di traghetti con le isole minori con un età media di 40 anni. Poi ci sono i passeggeri, sempre bistrattati, è una vergogna avere banchine di attracco così lontane dalla stazione marittima e come se non bastasse, da quella dei pochi treni o dei molti autobus.
Il porto di Piombino è tutto a misura di Tir e i passeggeri a piedi di notte sotto acqua e vento o magari sotto la polvere di cemento o zolfo delle navi da carico. La nave di mezzanotte sarà un fiasco perché non la prenderà nessuno, c’è già stata una corsa alle 23 da Piombino, 30 anni fa’ durò un estate, era sempre vuota salvo il venerdì sera, piuttosto ci vuole una nave che copra il buco dalle 2030 e le 2220 in inverno.
9 Aprile 2024 alle 23:14
Andrea Monaci
Se la destra ha la cattiva abitudine di proporre cose che non si possono fare, non si capisce perchè nel lontano Luglio 2021 in occasione dell’incontro sulla continuità territoriale marittima organizzato dalla CGIL Elbana alla sala della De Laugier, nell’intento di far avviare un nuovo tipo di ragionamento sul metodo e sul merito della questione le proposte sono rimaste lettera morta sia dalla politica locale, che dal sindacato. Oggi si viene a dire che ci vuole responsabilità , preoccupazione per i marittimi che, tra l’altro, dal 1 Gennaio l’Inps la diaria giornaliera per malattia dal 75 % passa al 60% come se non bastasse la consistente precarietà dei nostri marittimi che in caso di necessità ricorrono a stare più a bordo per aumentare il salario affinchè il 60 % risulti soddisfacente, e questa non è passato, ma attualità. Nello strano modo di affrontare la questione Toremar, che a mio modesto parere deve trovare spazio nella cittadinanza e non censura, che si avvii al più presto una discussione sul merito e la verifica legale dei paletti da mettere nel nuovo bando corredato da risorse aggiuntive per l’occupazione regolare che per il servizio di tutto l’arcipelago. per quanto concerne i ritardi della traversata, si partisse da Portoferraio in orario ( come facevano i passati comandanti ) si aumentasse la velocità in navigazione dato che in entrata che in uscita dai porti per necessità della sicurezza sono cambiate le regole.
9 Aprile 2024 alle 9:37
Alessio
Ma al governo di regione, provincia e comune di Portoferraio chi c’è?
8 Aprile 2024 alle 21:18
Catia
Le leggi le fa il governo
9 Aprile 2024 alle 7:58