Catena Fiorello è l’ultima finalista del Premio La Tore 2023

di Jacopo Bononi- Franco Semeraro*

Catena Fiorello con il fratello

Ciatu miu, respiro mio. Voce e forza dell’anima. Sua mamma lo chiamava sempre così. Quando Ciatuzzu deve dirle addio, ha solo nove anni. È sempre stato un bambino felice e spensierato, ma un giorno un male incurabile l’ha portata via da lui. Da quel momento, ha dovuto fare i conti con il dolore e con l’assenza, sperimentando sulla propria pelle cosa significhi crescere senza l’amore della donna più importante. E Leto, il paesino affacciato sul mare dove vive, in cui la brezza si mischia al profumo di gelsomino, non sembra più lo stesso posto. (Ciatuzzu. Rizzoli, 2023) Il nuovo Romanzo di Catena Fiorello Galeano esce in questi giorni per Rizzoli dopo alcuni altri romanzi di grande successo editoriale come Picciridda (2006) o Amuri (2021). Sorella dei famosi Rosario e Giuseppe, Catena cresce nella sua amata Sicilia e riprende nei suoi romanzi da sempre ambientazioni, vicende e profumi della sua amata terra. Esordisce con Nati senza camicia. Venti interviste a grandi imprenditori e personaggi famosi che hanno cambiato il loro destino con la sola forza di volontà. Baldini & Castoldi, 2003. Poi il grande successo con Picciridda, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2006 da cui è stato tratto un film omonimo di grande successo. E a seguire Casca il mondo, casca la terra. Rizzoli, 2012. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Ricordi, sogni e ricette di una famiglia come tante. La mia. Rizzoli, 2013. Un padre è un padre, Rizzoli, 2014. L’amore a due passi. Giunti, 2016. Un amore fra le stelle, Baldini & Castoldi, 2017. Tutte le volte che ho pianto. Giunti, 2019. Cinque donne e un arancino (per la serie Le signore di Monte Pepe). Giunti, 2020. Amuri. Giunti, 2021. Piccione picciò. Giunti, 2021. I cannoli di Marites (per la serie Le signore di Monte Pepe). Giunti, 2022. Tutti i suoi romanzi hanno avuto un grande successo commerciale e sono entrati quasi tutti nella top ten delle vendite in Italia. Il cognome aggiunto da non molto tempo Galeano è quello dell’amata madre. Con la scelta di inserire la Fiorello tra i finalisti del premio 2023 il Comitato Promotore mira a proseguire l’intento di valorizzare una letteratura popolare, ma di grande qualità. La scrittrice è anche autrice televisiva e conduttrice. Nel suo ultimo romanzo appena uscito per i tipi di Rizzoli affronta il tema dell’emigrazione, raccontata attraverso gli occhi e la voce del piccolo Ciatuzzu costretto a lasciare la sua Sicilia per raggiungere il padre nel nord dell’Europa. Del romanzo leggiamo: (…) Attraverso la voce straordinaria di un bambino degli anni Sessanta, leggeremo una potente storia di riscatto. Catena Fiorello ci consegna un romanzo commovente sulle sfide della vita e sul potere della memoria. Perché, anche nei momenti più bui, il ricordo indelebile delle nostre radici e di chi abbiamo amato ci porterà lontano. Molto legata alla sua famiglia in una intervista di alcuni anni fa dichiara al Corriere della Sera: (…) Rosario ha iniziato a sei anni: ha fatto Ulisse legato al palo in una recita scolastica. Quando lo racconta, ondeggia tutto e fa morire dal ridere. Anna è stata sempre timida. Giuseppe è stato l’artista che si tiene tutto dentro e poi esplode di colpo. Io mi esibisco per la prima volta a 13 anni con una telefonata a Telemarte. C’era un concorso canoro, cantai Heidi e vinsi un cesto di prodotti alimentari. M’invitarono in tv a ritirarlo. Vado, mi siedo, non mi accorgo che già mi stanno riprendendo e mi metto le dita nel naso. Mi è rimasto, da allora, il desiderio di vedere il film della vita delle persone quando non sanno di essere guardate. Sarà che il mio compagno fa il penalista, ma mi chiedo sempre qual è la vera natura della gente, quando e come si può accendere un attimo di follia che tira fuori la parte mostruosa. Questa forse è anche la ragione che mi spinge a scrivere romanzi. E poi ancora: (…) Mentre lavoravo con mio fratello (Rosario n.d.r.), ebbi l’idea di intervistare e raccontare i personaggi che si erano fatti da sé. Proposi l’idea a Cristina Lupoli Dalai, che mi disse che avrebbe deciso solo dopo averlo letto. Così, lo scrissi. Quando poi mi pubblicò questo Nati senza camicia, disse che ero nata per scrivere romanzi. Avevo sempre avuto in testa la storia di una bimba i cui genitori emigrano in Germania e nacque Picciridda. Paolo Licata ne ha fatto un film, che Oliver Stone, premiandolo a Taormina definì “stupefacente, che va dritto al cuore”. Mi emozionai. Comunque, ho continuato a lavorare con Rosario e fare la scrittrice a metà finché lui non si è sposato e ha messo su una squadra forte di autori: volevo essere certa di non fargli un danno. Il Premio letterario La Tore Isola d’Elba è promosso da Franco e Lucia Semeraro, dall’Hotel Gabbiano Azzurro e dal Caffè letterario & libreria Il gabbiano azzurro, nonché patrocinato dal Comune di Marciana Marina con la partecipazione della Pro-Loco marinese e vede anche quest’anno la sponsorizzazione di Acqua dell’Elba che acquisterà il quadro-premio. Condurrà la serata come di consueto la dott.ssa Lucia Soppelsa con il prof. Angelo Filippo Rampini e non mancherà il consueto omaggio del dott. Marcello Bruschetti, presidente di Enoglam EVO.

*Jacopo Bononi- Franco Semeraro
(Comitato promotore del Premio letterario La Tore isola d’Elba)

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