Tartarughe marine, ancora un tentativo di deporre uova

Le tracce sulla spiaggia di sabbia nera delle Francesche, nel promontorio del Calamita

Le inconfondibili tracce di una tartaruga marina Caretta caretta che ha risalito una spiaggia per tentare di nidificare sono state trovate il 9 luglio da una coppia di turisti sulla sabbia nera delle Francesche, nel promontorio del Calamita, confermando che il Comune di Capoliveri è il più visitato e quello che ha più probabilità che si verifichino deposizioni di uova di tartarughe marine.

I volontari di Legambiente Arcipelago Toscano, allertatati dalla telefonata delle coppia , Alessandro e sua moglie biologa, sono scesi sulla spiaggetta selvaggia, non proprio facile da raggiungere, per verificare il fatto che è stata una uscita esplorativa senza nidificazione , dovuta al fatto che si tratta di una spiaggia con poca sabbia e tanti sassi piuttosto grossi, quindi poco adatta per un nido di tartaruga .

Come spiega Isa Tonso, responsabile del progetto tartarughe marine di Legambiente e del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, «In questi giorni i volontari di Legambiente si aspettavano una nuova uscita della tartaruga che cercò di nidificare a Lacona il 22 giugno, dato che generalmente le Caretta Caretta depongono una seconda volta dopo circa due settimane dalla prima nidificazione e pattugliavano anche di notte la spiaggia di Lacona . Questa volta la tartaruga ha cercato di deporre il suo prezioso carico di uova in una spiaggia selvaggia, lontano dalle luci, dai rumori e dai mezzi meccanici che “puliscono” la spiaggia di Lacona a tutte le ore anche in piena notte! Ringraziamo Alessandro e signora per la loro efficienza, disponibilità e sensibilità per la biodiversità, ringraziamo il Sindaco di Capoliveri per il suo indispensabile aiuto e per la sua passione per le tartarughe marine. Anche se non sappiamo dove, la tartaruga ha sicuramente nidificato da qualche parte dell’isola, in qualche spiaggia appartata e difficilmente raggiungibile, e questo pensiero giustifica tutti gli sforzi che la grande squadra di volontari di Legambiente Arcipelago Toscano fa quotidianamente per proteggere questo meraviglioso rettile in pericolo di estinzione».

Dato che le tartarughe marine nidificano quando e dove ritengono più giusto e che non è possibile pattugliare le spiagge con volontari dal tramonto all’alba, Legambiente Arcipelago Toscano ricorda cosa bisogna fare se si avvista una tartaruga su una spiaggia all’Isola d’Elba:

– Chiamare immediatamente la Capitaneria di Porto/Guardia Costiera al 1530 e/o Legambiente Arcipelago Toscano (Isa 3407113722)

– Non avvicinarsi alla tartaruga sulla spiaggia e in nidificazione;

– Non scattare foto illuminando la tartaruga con i cellulari (a Lacona erano all’opera almeno 4 cellulari che illuminavano la tartaruga):

– Non filmare la tartaruga illuminandola, né durante la risalita sulla spiaggia, né durante la deposizione; né quando ritorna in mare. Si tratta di un disturbo che causa un forte stress nella tartaruga che potrebbe decidere di non tornare più a nidificare sulla stessa spiaggia.

– Segnalare il punto di possibile nidificazione e aspettare Capitaneria di Porto e volontari di Legambiente per la messa in sicurezza del nido.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Legambiente e Fiba insieme per la tutela delle tartarughe

Firmato il protocollo tra associazione e balneari per proteggere i nidi di Caretta caretta

“Embia ilvana”, questo il nome scelto per l’embiottero

Concluso il sondaggio, a breve verrà sottoposto il manoscritto a una rivista specializzata

Isola d’Elba, a Fetovaia nascono altre tartarughine marine

Una nidificazione eccezionale che può insegnare molto su come cambiano clima e mare