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Un sentiero per Massimo Russo, la proposta di Gambini

"Intitoliamo al runner scomparso la ferrata che porta in vetta al Monte Capanne”

Una lettera aperta  rivolta ai Comuni Elbani, al  Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed alle  Istituzioni tutte. A lanciarla dai social è Alessio Gambini, noto appassionato di trekking estremo e di trail running elbano, che con questa proposta vuole ricordare la memoria di Massimo Russo. Ecco il testo della lettera.

“A poco più di un mese dalla Sua prematura scomparsa, nel constatare il vuoto che ha lasciato, non soltanto nei suoi cari e negli affetti più stretti, ed il moltiplicarsi delle testimonianze in merito al suo contributo per lo sport elbano e per l’Isola in generale, abbiamo pensato che il minimo che il territorio possa fare in suo nome, sia intitolargli la “ferrata che porta in vetta al Monte Capanne”. È nata come idea, ma è diventata subito movimento e ha scatenato un’ondata crescente di consensi che hanno trovato come fattor comune la RICONOSCENZA, per il contributo Umano e Sportivo di Massimo Russo nel nome della Nostra Isola. Massimo è stato un atleta di livello assoluto per l’Isola d’Elba; nel suo palmares, tra le innumerevoli partecipazioni a gare, anche internazionali, ci sono una maratona di New York corsa in 2:34 (in quell’occasione entrò nei primi cento della prestigiosa corsa della Grande Mela) e due vittorie nella maratona del deserto. Ma, più di ogni altra cosa, il suo cuore ha battuto per il trail, la corsa in montagna. Si tratta, senza esagerare, di un mito per tutti coloro che sull’Isola si sono avvicinati a questa disciplina. Questa sua passione lo ha portato ad essere conosciuto e riconosciuto a livello internazionale nel “mondo trail” e, soprattutto, ad organizzare uno dei più grandi eventi sportivi nel territorio dell’isola d’Elba, l’Elba Trail _ Eleonora per Vincere, in un perfetto connubio tra imprese sportive e finalità benefiche. Grazie a questa manifestazione l’Isola d’Elba è stata calcata, conosciuta e ammirata, nelle sue meraviglie ambientali più suggestive, dai migliori atleti mondiali nel settore; ma non solo, questo evento ha attratto ogni anno all’Elba migliaia di persone che, in qualunque condizione ambientale, hanno potuto vivere l’estasi dei nostri paesaggi, dallo stupore delle albe all’incanto dei tramonti. In tale contesto, nel quale Massimo si è mosso sempre con la più grande dedizione, professionalità, amore per l’Elba e un’attenzione quasi maniacale al rispetto del territorio interessato, il Monte Capanne ha rappresentato per lui un riferimento costante. Non ha potuto portare a compimento tutti i progetti che aveva pensato perché la maestosità di questa montagna, nel contesto paesaggistico dell’Elba, potesse diventare un simbolo per gli appassionati di questo sport e dei visitatori dell’Isola in generale, ma le sue idee costituiranno un terreno fertile per tutti i progetti a venire. Nel dedicare a Massimo la Ferrata del Monte Capanne, il dovere di tutti noi dovrà essere quello di continuare fattivamente il suo impegno, perché quanto Lui ha seminato dal punto di vista Umano, per il rispetto del Suo Ambiente, o meglio habitat, e dei Nostri Paesaggi possa consolidarsi”.

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