Continuità territoriale: prolungare l’aeroporto non serve

di Circolo Si Elba

Nel documento “Progetti e obiettivi per un accordo di coalizione”, sottoscritto da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico in vista delle prossime elezioni regionali in Toscana, si sottolinea la necessità di una revisione complessiva del piano strategico aeroportuale toscano, con particolare riferimento anche alla continuità territoriale dell’aeroporto dell’Isola d’Elba – La Pila. Su questo punto riteniamo importante un chiarimento programmatico condiviso, capace di tenere insieme tutte le forze della coalizione progressista. Sinistra Italiana – Alleanza Verdi Sinistra è favorevole al rafforzamento della continuità territoriale, ma non può avallare ipotesi di prolungamento della pista dell’aeroporto di Campo nell’Elba. La nostra posizione è chiara: ascoltiamo la voce dei cittadini che, con un referendum consultivo, hanno respinto quel progetto, insieme alle associazioni ambientaliste, al comitato civico e all’Amministrazione comunale che ne hanno sottolineato l’impatto ambientale, i costi elevati e la scarsa sostenibilità economica. I fatti, del resto, hanno smentito le preoccupazioni agitate in campagna referendaria: l’aeroporto non è stato chiuso, la continuità territoriale non è venuta meno, le compagnie aeree non hanno abbandonato lo scalo. L’esperienza ci dice che l’aeroporto de La Pila può svolgere pienamente il proprio ruolo con un intervento di restyling e ammodernamento delle strutture esistenti, adeguandole agli standard del trasporto aereo e ai nuovi vettori, senza ricorrere a opere invasive e costose. È questa la direzione che proponiamo: intervenire sulla pista attuale, mettere in sicurezza e rendere più funzionali le infrastrutture, destinando le risorse pubbliche risparmiate a quella che per noi è la vera continuità territoriale di massa. Parliamo di traghetti moderni e frequenti, coordinati con i mezzi pubblici sia sul continente che sull’isola; di servizi che garantiscano a chi vive all’Elba la possibilità di curarsi, lavorare, studiare, fare sport con gli stessi diritti dei cittadini continentali.La nostra idea di continuità territoriale è quella che unisce sostenibilità ambientale, giustizia sociale e qualità della vita. Una continuità che non si misura solo in chilometri di pista, ma nella possibilità concreta per gli elbani di vivere meglio, muoversi più facilmente e inquinare meno.

 

5 risposte a “Continuità territoriale: prolungare l’aeroporto non serve

  1. Gabriele Rispondi

    Ognuno ha ciò che si merita. Non allunghiamo la pista, chi arriva in aereo, ricordo, che non porta l’auto, non rifacciamo le strade perlomeno si corre meno, non ristrutturiamo le case tanto il mare le rovina di nuovo, no no no. W l’ignoranza, w le chiusure, w il degrado che queste persone vogliono.

    27 Agosto 2025 alle 9:41

  2. Anna Rispondi

    Prima ancora di pensare ad un intervento di tale portata, costoso e complesso, bisognerebbe guardare a ciò che riguarda la quotidianità dei cittadini: i collegamenti via mare e via terra. Oggi, per chi deve spostarsi regolarmente da e per Roma, ogni viaggio rischia di trasformarsi in un vero e proprio ‘viaggio della speranza. I traghetti non coincidono con i treni e i treni non coincidono con i traghetti. Le attese si accumulano, gli orari non dialogano tra loro, e i pendolari si ritrovano ostaggi di un sistema che non tiene conto delle esigenze REALI delle persone. É un paradosso: si discute di piste più lunghe per garantire voli aerei, mentre manca ancora una semplice e logica integrazione dei trasporti che già abbiamo. Sarebbe sufficiente intensificare le corse e far sì che gli arrivi e le partenze dei traghetti coincidano con gli orari dei treni in partenza dalla Stazione di Piombino Marittima. Una misura concreta, rapida e molto meno onerosa, capace di migliorare la vita di studenti, lavoratori e pendolari. Un’organizzazione più efficiente, però, non gioverebbe soltanto a chi viaggia ogni giorno per studio o per lavoro: sarebbe un grande vantaggio anche per i turisti. Sempre più persone scelgono il treno al posto dell’auto, spinte da una crescente sensibilità verso la sostenibilità ambientale. Si parla tanto di “green”, ma senza collegamenti sostenibili la transizione mi sembra lontana, soprattutto continuando ad usare aerei ed auto.

    21 Agosto 2025 alle 15:55

  3. Marcoenea Rispondi

    Direi che l Elba non ha bisogno ,se non negli appetiti di certe categorie , di stipare all inverosimile di di turisti via charter il suo territorio che è già al limite . Il risultato sarebbe un mangificio e un dormificio che non farebbe vivere meglio la gente e i residenti ma solo arricchire i soliti

    21 Agosto 2025 alle 14:02

  4. Federica Rispondi

    Aggiungo, un comune non può decidere per tutta l’isola, con li stesso principio i cittadini di Portoferraio avrebbero dovuto evitare l’ampliamento del porto, visto l’inquinamento che ne è derivato. Ognuno cura il suo orto, ed il resto?

    21 Agosto 2025 alle 13:55

  5. Federica Rispondi

    Valutazioni giuste, importante è rendere l’Elba collegata al resto, almeno in Europa, per non essere ostaggi del trasporto marittimo. Inoltre questa mancanza di sviluppo fa presupporre una sorta di protezione all’unico tipo di collegamento….. navale. Che mi sbagli!?

    21 Agosto 2025 alle 13:50

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