“Dal Cuore per il Cuore”, il progetto per le piccole isole

L'idea di ANCIM, coinvolgerà una squadra di calcio. Il sindaco: "Anch'io testimonial"

È stato presentato venerdì 2 maggio nella sala consiliare del Comune di Portoferraio il progetto “Dal Cuore per il Cuore”, che vede impegnata l’ANCIM – Associazione Italiana dei Comuni delle Isole Minori – la Fondazione Sanlorenzo, la Cardioteam Fountation Onlus e il Comune di Portoferraio.

A presentare il progetto è stata la segretaria nazionale dell’ANCIM Giannina Usai, che ne è anche l’ideatrice, alla presenza del Presidente di ANCIM Sergio Ortelli.

“Si tratta – ha spiegato Giannina Usai – di un progetto di prevenzione sanitaria dedicato alle piccole isole che parte dal cuore di due squadre di calcio femminili: una dell’isola di La Maddalena ed una di Portoferraio. Queste atlete, per un anno, si prenderanno cura di due gruppi di persone ultrasessantenni che, due volte alla settimana, saranno guidate in un percorso di circa 10 mila passi per migliorare le funzionalità cardiache. Questa attività motoria costante ha funzione di prevenzione sanitaria: meno patologie comportano meno terapie, quindi un beneficio per le persone ma anche un beneficio per la finanza sanitaria pubblica. Le isole minori, da sempre, lamentano servizi essenziali, quali quelli sanitari, carenti e l’azione integrata tra istituzioni pubbliche e Associazioni private può contribuire a dare qualche risposta senza neanche gravare sulla finanza pubblica”.

La Fondazione Cardioteam , che è già stata presente a Portoferraio con l’ iniziativa “Una vela per il cuore”, che si è tenuta dal 14 al 26 aprile scorsi,  supporterà il progetto facendo lo screening cardiologico iniziale al gruppo di persone che parteciperanno al progetto e lo screening cardiologico a distanza di un anno per verificare gli effetti di questa attività motoria in persone che normalmente non fanno questo esercizio. Sono previsti anche screening di verifica  in periodi intermedi.

A fare da  partner attivo del progetto che inizierà nei prossimi giorni saranno le ragazze della squadra di calcio femminile “Elba 97” di Portoferraio , che hanno accettato con entusiasmo di prendersi cura delle persone che aderiranno all’iniziativa accompagnandole sui percorsi di cammino che verranno di volta in volta individuati.

 

Il progetto ha avuto inoltre due testimonial d’eccezione:  Gabriella Solari, presidente del CAI – Club Alpino Italiano, sottosezione dell’Isola d’Elba, e Stefania Di Chiara, presidente di Insieme per l’Elba, associazione di volontariato che si occupa delle famiglie in difficoltà. Entrambe parteciperanno alle uscite, occupandosi anche di diffondere l’iniziativa per avere la massima adesione possibile.

“Il progetto che abbiamo presentato  –  ha commentato  il sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini –  ha l’obiettivo di unire la cooperazione e le sinergie pubbliche e private per realizzare un supporto alle attività già in atto  in campo sanitario in territori come il nostro in cui anche i servizi essenziali sono purtroppo carenti. Farò io stesso da testimonial partecipando quando mi sarà possibile alle uscite dei gruppi di cammino, in modo da dare l’esempio delle buone pratiche che ci proponiamo di diffondere più possibile . Ringrazio le due testimonial e la società Elba ’97, ma soprattutto la segretaria nazionale di ANCIM Giannina Usai – ha concluso il sindaco – che ci coinvolge in questo ed altri progetti, facendoci percepire l’importanza di mettere in evidenza  la nostra condizione di insularità attraverso queste iniziative”.

L’adesione delle persone interessate a all’iniziativa “Dal Cuore per il Cuore” è ovviamente gratuita, e potrà essere effettuata via email scrivendo a comunicazione@comune.portoferraio.li.it o via whatsapp al numero 328.6759691 .

Una risposta a ““Dal Cuore per il Cuore”, il progetto per le piccole isole

  1. Francesco Semeraro Rispondi

    OTTIMA INIZIATIVA.
    Per il cuore però serve anche altro come un cardiologo stabile in ospedale che possa intervenire in breve tempo alle emergenze. La tempestività del controllo cardiologico diretto e le eventuali decisioni dello specialista, possono determinare la vita o la morte del paziente.
    Mi chiedo, e lo chiedo alla politica, perché la “Rete infarto” Elbana non è affidata ufficialmente (scartando la propaganda spiccia che siamo costretti a leggere) alla Dr.ssa Lara Frediani già primario a scavalco della nostra cardiologia e ideatrice iniziale della “Rete Infarto” della nostra sanità.
    Francesco Semeraro

    4 Maggio 2025 alle 21:46

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