Libera fruizione delle spiagge sono state raccolte 1600 firme

La petizione sarà consegnata ai sindaci elbani che potranno discutere la proposta

Sono state quasi 1.600 le firme raccolte da Rifondazione Comunista con la petizione popolare per la fruizione libera delle spiagge. Firme raccolte da cittadini elbani, operatori economici ed ospiti. “Le spiagge sono di tutti il mare è di tutti” il motivo ispiratore della raccolta firme. “Al contrario, in questi anni – ha specificato Benedetto Lupi, uno dei promotori – si assiste ad un sempre più grande ed eccessivo fenomeno di privatizzazione attraverso le concessioni demaniali”. La proposta di Rifondazione Comunista fissa dei paletti, a partire da quella delle concessioni, che devono essere limitate al 20% dell’arenile ( il 30% se si parla di una singola spiaggia). Nella petizione popolare ci sono anche punti che riguardano l’uso della battigia, per legge di libera fruizione e l’accessibilità per i disabili. Con una particolare attenzione proprio per questo aspetto sancito dalla legislazione, in modo da permettere l’accesso con passerelle e piattaforme, “realizzabili con un costo limitato” di competenza del comune per le spiagge libere e dei concessionari delle porzioni di spiaggia in concessione “considerano. La raccolta di firme, che si è chiusa domenica 3 giugno Qha avuto un grande successo”, commentano i promotori che hanno organizzato gazebo a Portoferraio, Porto Azzurro, Marciana Marina e Campo nell’Elba, “In tutti i comuni abbiamo registrato grande interesse e molte adesioni – spiega Lupi – da parte degli elbani ,visto il nostro rapporto fisico con il mare, ma anche da parte di turisti che vorrebbero godere liberamente delle spiagge e del mare, Ci ha sorpreso positivamente anche la firma anche di alcuni operatori turistici, che probabilmente considerano una perdita per l’isola abbandonare questa identità del nostro territorio. La caratteristica naturale è un punto di forza dell’Elba”. Ora le firme saranno inviate ai sette sindaci elbani e ai presidente dei consigli comunali. “Chiediamo che convochino un consiglio comunale per discutere questa nostra proposta. La petizione che proponiamo di firmare infatti può benissimo diventare il testo di una delibera del consiglio comunale – fanno presente i promotori – Invieremo testo e firme a tutti e presseremo per far convocare le assemblee consiliari sull’argomento. 1600 Firme sono tante e credo sia doveroso da parte dei sindaci e dei consigli comunaleidare una risposta”. Rifondazione comunista non si ferma qui e continuerà la raccolta delle firme anche tramite contatti personali o attraverso la pagina Facebook “Rifondazione comunista Isola d’Elba£. Gli organizzatori della petizione elbana si sono collegati anche ad alla rete nazionale Mare libero e stanno organizzando altre dimostrazioni, tra cui un evento particolare. “Il 14 luglio – annuncia Lupi- faremo la cosiddetta “presa della battigia”, sul tema del mare”. E sono convinti che riusciranno anche ad avere nuove sottoscrizioni che potranno presentare ai comuni, soprattutto in vista dell’alta stagione e dell’ afflusso di turisti. “ “L’argomento è sentito e alcuni – ha fatto presente Maristella Giulianetti – hanno visto questa nostra proposta di petizione come un modello da poter esportare nei loro paesi , tra questi una guida turistica svizzera, per fermare le concessioni sui litorali dei laghi”.

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