Le difficoltà degli ambienti di lavoro del Comune di Portoferraio di tamponare i disagi relativi all’elevato caldo di questo periodo non permettono ai dipendenti della struttura di svolgere le proprie mansioni nel migliore dei modi. L’amministrazione comunale, dimostrando però una inaccettabile rigidità, non ha accolto la richiesta della Fp-Cgil di permettere ai dipendenti un’entrata anticipata e di lavorare per due giorni alla settimana in smart working. Una posizione inconcepibile, visto che tali misure non avrebbero affatto influito né sulla produttività dei lavoratori né sulle previsioni di spesa.
La Fp-Cgil aveva proposto di permettere ai dipendenti fino a settembre di anticipare l’ingresso alle ore 7 e di poter usufruire per massimo due giorni alla settimana dello smart working. Il Comune invece ha concesso solamente di non rientrare in turno per due pomeriggi a settimana (le ore mancanti saranno recuperabili entro novembre).
Lo scorso giugno il presidente della Regione Giani ha emanato un’importante ordinanza per tutelare i lavoratori dai rischi legati al calore. Se è vero che l’ordinanza non riguarda i dipendenti degli uffici pubblici, è pur vero che i principi in essa contenuti non possono essere snobbati, soprattutto se si parla di ambienti di lavoro in cui a causa di criticità strutturali è difficile garantire temperature accettabili.
Alla luce dell’ordinanza del presidente Giani e in relazione a quanto prevede il Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, chiediamo pertanto all’amministrazione comunale di rivedere la propria posizione e di tutelare adeguatamente i propri dipendenti.
Mauro Scalabrini (segretario generale Fp-Cgil provincia di Livorno)



Fabio
Dovreste vergognarvi Lei e coloro che rappresentate ..Sapete solo chiedere .. e non dimostrate il minimo pudore!!!
La maggior parte di Voi , se fosse alle dipendenze di un privato , durerebbe meno del famoso gatto in tangenziale….
Perché lo smart working non lo proponete anche per i pizzaiuoli,cuochi,bagnini, operatori di asfalto etc etc.. queste si che sono categorie che soffrono la calura estiva .. e che il tozzo di pane se lo sudano e se lo guadagnano..
VOI , invece rappresentate la parte d’Italia ingorda e improduttiva che pretende diritti ma non vuole doveri..
I famosi “chiagn e fott” …
Siete i veri responsabili dell’inconcludenza istituzionale che si riperquote direttamente sui servizi essenziali al cittadino…
VERGOGNATEVI
19 Agosto 2025 alle 14:09