“Storie di donne vicine e lontane” il 10 agosto a San Piero

di Circolo Culturale le Macinelle

Con grande piacere il Circolo Culturale Le Macinelle accoglierà, nella serata di domenica 10 agosto alle ore 21.30 nel chiostro di San Niccolò , Valentina Spinetti , Angela Finotello e Luca Martelli per una serata di letture, immagini, racconti e musica intitolata “ Storie di donne vicine e lontane”.
Valentina Spinetti, campese di nascita e laureata in Lettere con indirizzo geografico, vive ad Urbino, dove si occupa di scienze sociali. Grande appassionata di viaggi e fotografia, ha realizzato diversi documentari , pubblicato libri ( come ad esempio “ Le ragazze dai bracciali tintinnanti . Viaggio nei differenti volti dell’Oman” ), racconti e studi sulle criticità umanitarie di diversi luoghi del mondo.
Angela Finotello è una cantautrice bolognese ( il suo mini album “ Piccola luce” ricevette i complimenti di Lucio Dalla ) . Musicista di razza, con una voce dal timbro caldo ed incisivo, le sue radici sono nel rhythm and blues , seguendo poi una tendenza al rock , ma anche al soul. Ha inciso dischi ed ha collaborato con altri musicisti e band.
Luca Martelli ha conseguito il diploma di doppiatore presso l’Accademia del Cinema di Bologna ed ora sta perfezionando i suoi studi a Roma.
Nel corso di questa stagione estiva, che vede nel programma del Circolo Le Macinelle una notevole presenza di protagoniste femminili nelle conversazioni , negli spettacoli e negli argomenti trattati ,
l’incontro con Valentina , Angela e Luca ci porterà a conoscere storie di donne anche di paesi lontani, viste con uno sguardo di attenzione e comprensione, dove il sentimento non è mai sentimentalismo , ma capacità di sentire e quindi un metodo per capire la realtà con più completa intelligenza .
Racconti e testimonianze di viaggi effettuati da Valentina con lo spirito del geografo e di chi si pone non come turista, ma come essere umano alla pari di chi vive altrove, sempre in un pianeta Terra che, citando il “ X Agosto” non dovrebbe essere “ quest’atomo opaco del Male” , perché , alla fine, la distanza vera sta in chi vuole sentirsi lontano dagli altri.
In questo modo , le esperienze più esotiche si accomunano a quelle più vicine al luogo in cui si vive, così come scrittura, musica ed immagini diventano un unico linguaggio comune, ben comprensibile a tutta la “ razza umana”.

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