In toscana sono molti i fiumi inquinati che penalizzano i mari che bagnano le coste. Il 60% dei campioni prelevati lungo le coste infatti è risultato oltre i limiti di legge. Dei 20 punti esaminati: 8 rispettano i limiti di legge: 1 è risultato inquinato; 11 fortemente inquinati
In provincia di Livorno 3 punti oltre i limiti di legge. Nei punti campionati in provincia di Livorno, tra cui rientrano quelli dell’isola d’Elba, ci sono 2 monitoraggi a mare e 4 alle foci. Nel complesso il 50% dei punti è risultato fortemente inquinato. I 3 punti oltre i limiti di legge sono: la foce dello scarico Salivoli a Marina di Salivoli, nel comune di Piombino; la foce unica dei fossi di Mola a Mola nel comune di Capoliveri e il Moletto del pesce lato porto a Marciana Marina risultati fortemente inquinati. I punti risultati entro i limiti di legge sono: la foce del fiume Cecina a Marina di Cecina; il fosso della Madonnina a Portoferraio; il mare presso la foce del fosso Galea la Pila a Campo dell’Elba.
“I dati del Moletto del Pesce a Marciana Marina e a Mola, nel Comune di Capoliveri, ci riportano dopo diversi anni di risultati tranquillizzanti, a una situazione già vista in passato. Se è vero che i prelievi sono stati realizzati la mattina successiva a un acquazzone che può aver influito sull’inquinamento, è evidente che l’equilibrio che si era creato nelle due zone salta non appena il tempo meteorologico modifica le condizioni. Si tratta probabilmente di scarichi a monte non ancora allacciati e che richiedono attente verifiche perché i progressi fatti in questi ultimi anni non vengano vanificati”, commenta il circolo di Legambiente Arcipelago Toscano.
Bisogna sfruttare le risorse a disposizione per migliorare gli impianti di depurazione e la rete fognaria.
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